Nel corso della giornata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Siracusa, impegnati in un servizio di controllo del territorio volto alla prevenzione e repressione di reati, hanno arrestato per lesioni aggravate e porto illegale di arma da punta e taglio Scalora Salvatore, classe 1972, siracusano disoccupato e pregiudicato, ritenuto responsabile di un accoltellamento ai danni di un 50enne siracusano. I fatti si sono verificati nella tarda serata di ieri, in una via di Ortigia. I Carabinieri, venuti prontamente a conoscenza dell’evento, quando il 50enne siracusano giungeva al Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I con vistose ferite da arma da taglio sugli arti e sul capo, hanno dato immediato avvio ad una intensa attività info-investigativa.
Gli immeditati accertamenti condotti dai militari dell’Arma, a partire dalle dichiarazioni rese dalla vittima, consentivano, dapprima, di individuare la precisa area ove è avvenuto l’accoltellamento e, successivamente, di individuare il responsabile e, quindi, ricostruire la dinamica dei fatti. All’esito degli accertamenti i Carabinieri constatavano, in effetti, che a causa di screzi risalenti ad eventi passati, il 50enne, era stato aggredito mentre passeggiava per Ortigia con rilevante violenza dallo Scalora che, armatosi di arma da taglio, gli sferrava almeno due fendenti, riuscendo a colpirlo all’addome ed alla testa. Suturato e curato presso il citato ospedale, il 50enne riportava lesioni che in prima istanza apparivano guaribili in dieci giorni. Decisive per l’identificazione del responsabile sia la capillare conoscenza del territorio del personale dell’Arma siracusana, che i dati somatici forniti dalla vittima, conducevano i militari all’individuazione dello stessoScalora, già noto per diversi precedenti penali. Individuato dai militari operanti lo Scalora, pur non essendo più in possesso del corpo contundente utilizzato per l’aggressione, che resta oggetto di ricerche, indossava ancora taluni capi d’abbigliamento, che confermavano, senza ombra di dubbio, le sue responsabilità in ordine al delitto contestato. Il medesimo veniva così tratto in arresto e accompagnato presso i locali della Compagnia Carabinieri di Siracusa, che ultimate le formalità di rito, lo hanno associato presso la Casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa.