Dalle 23,45 di ieri sera il deputato regionale all’Ars, Pippo Gennuso, 64 anni, si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Rosolini, con l’accusa di voto di scambio in concorso. Il parlamentare eletto alle Regionali dello scorso 5 novembre con la lista Idea Sicilia, Popolari e Autonomisti, è coinvolto in un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catania, insieme ad altre due persone di Avola: Francesco Giamblanco, genero del boss Michele Crapula e Massimo Rubino, un appassionato di ciclismo che fa parte di un’associazione sportiva avolese. Giamblanco intorno alle 23 ha lasciato il comando provinciale di Siracusa per essere trasferito nel carcere di Cavadonna, mentre Rubino è stato accompagnato nella sua abitazione ai domiciliari. Al momento, al di là dell’ipotesi di reato, ai tre viene contestato il 416 Ter, è difficile capire quali siano stati i presunti rapporti tra il deputato Gennuso ed i due avolesi. L’unica certezza è che l’indagine è relativa alle elezioni regionali del 2017. Domani alle 11 ci sarà una conferenza stampa alla Procura di Catania e probabilmente si conosceranno i particolari dell’operazione. Pippo Gennuso dovrà essere interrogato nei prossimi 5 giorni. Il parlamentare in occasione della tornata elettorale del 2017 non aveva avuto un grande successo ad Avola. Aveva ottenuto poco più di 400 preferenze, la metà rispetto al 2012.