I Carabinieri della Compagnia di Ragusa, la scorsa notte erano impegnati nell’operazione “case sicure” che consiste in una serie di servizi mirati al fine di perlustrare ogni singola zona di campagna per prevenire e reprimere i reati predatori. Venivano così battute diverse contrade ed aree rurali del Ragusano quando, sulla SP 25, notavano una fiat panda procedere con andatura sospetta. I militari dell’Arma, incuriositi dall’inusuale gesto e considerata la strada provinciale di una zona “a scorrimento veloce”, decidevano di procedere ad un controllo del veicolo. Tuttavia, alla vista dei militari operanti, il malintenzionato accelerava all’improvviso, lanciandosi in una disperata fuga e, nel tentativo di disfarsi di qualcosa che teneva in mano lanciandola dal finestrino, tentava di speronare e tamponare l’autovettura di servizio dei Carabinieri. Dopo un breve inseguimento i militari dell’Arma riuscivano a bloccare la sua corsa e, in quel momento, si accorgevano che sul sedile anteriore del passeggero vi era una bambina di 5 anni in preda ad una crisi di pianto. I Carabinieri provvedevano immediatamente a mettere in salvo la minore mentre il soggetto, che si scaraventava verso i militari con gomitate e pugni, veniva bloccato. A seguito del controllo i Carabinieri accertavano che lo stesso, poco prima, si era disfatto di un involucro di plastica contenente 12 gr di sostanza stupefacente del tipo “cocaina” e possedeva la somma contante di € 350,00 provento dello spaccio già effettuato. A seguito di perquisizione domiciliare il fermato veniva sorpreso con ulteriori 18 gr di cocaina, per un complessivo di 30 gr, di un bilancino di precisione, diversi cucchiai intrisi di sostanza e materiale vario per il confezionamento. Il soggetto in questione veniva identificato nell’albanese H.F. classe 1994, domiciliato a Ragusa, con precedenti penali.
La bambina, invece, che veniva soccorsa dai Carabinieri, era spaventata ed impaurita e si lanciava nelle braccia di un militare chiedendo aiuto e di poter tornare a casa. La piccola, una volta rassicurata, veniva trasportata in Caserma e veniva riconsegnata al padre.
Grazie alla loro capacità professionale e prontezza di istinto, i militari operanti hanno scongiurato ciò che poteva terminare con un tragico epilogo.
Al termine delle formalità, il soggetto è stato tradotto presso la casa circondariale di Ragusa su disposizione del PM della Procura di Ragusa, Dottor SODANI.
Lo stupefacente sequestrato, verrà invece inviato presso il Laboratorio Analisi dell’ASP di Ragusa, per i previsti esami finalizzati ad individuarne il principio attivo.
Le indagini adesso proseguiranno per individuare la provenienza dello stupefacente e per cercare di capire se l’arrestato operava autonomamente nello spaccio dello stupefacente di cui è stato trovato in possesso o se sia uno dei componenti di una più vasta rete.
Gli arresti odierni sono il frutto delle continue attività di controllo del territorio svolte su disposizione del Comando Provinciale Carabinieri che, nei prossimi mesi, continueranno e si estenderanno anche ad altri comuni della provincia.