“Bisogna fermare questa ondata incontrollata di prodotti dell’ortofrutta che arrivano dall’Africa e c’è soltanto un modo per bloccare questa importazione. Fare pagare un dazio”. A sostenerlo è il parlamentare regionale, Pippo Gennuso, che ha raccolto le proteste e le lamentele dei produttori delle province di Siracusa e Ragusa. “Ne ho già parlato con l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera che conosce la situazione e sa benissimo che i nostri prodotti, dal pomodoro, alle arance, restano invenduti perché la merce che arriva dal Marocco e dalla Tunisia ha un costo più appetibile per la Grande distribuzione. Significa – secondo Gennuso – che si arricchiscono in pochi e rischiano il fallimento in tanti”.
Per il deputato serve organizzare di concerto con l’assessore Bandiera un tavolo tecnico con le associazioni di categoria dei produttori dell’ ortofrutta. “Il costo della manodopera in Sicilia è cinque volte più oneroso dei Paesi africani, pertanto, la Grande distribuzione alimentare, ha la convenienza di acquistare a costi stracciati, non attenzionando la qualità e non curanti della salute dei consumatori. In Paesi extra Unione Europea i controlli sanitari sono inesistenti e vengono utilizzati grandi quantità di pesticidi e fertilizzanti. A questo punto serve andare a Roma al Ministero delle Politiche agricole e rappresentare quelli che sono i problemi per i produttori del Sud Italia. Soltanto mettendo i dazi a questo tipo di importazione selvaggia si può evitare una concorrenza sleale e sostenere così il Made in Ita