Siracusa, 11 gennaio 2018: Nel silenzio più assordante di tutte le forze politiche, sociali e sindacali, primo fra tutti quello dell’Amministrazione Comunale di Augusta, il Ministero dell’Interno ha deciso di realizzare, all’interno del Porto Commerciale di Augusta, nei prossimi mesi, un centro attrezzato per primo soccorso – identificazione e accoglienza dei migranti che sbarcheranno nel porto di Augusta. Lo dichiara Vincenzo Vinciullo.L’operazione era già stata bloccata, quando ero Deputato, grazie ad un mio intervento presso la Procura della Repubblica di Siracusa.Il bando, adesso, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e in quella Europea, oltre che sul sito di Invitalia, rappresenta un’ulteriore dimostrazione di arroganza politica e di gestione del territorio, a prescindere dalla volontà dei rappresentanti istituzionali, ammesso che gli stessi abbiano la volontà di rappresentare il territorio per il quale sono stati eletti dai cittadini.L’importo a base d’asta è di oltre 3 milioni di euro e il bando scade fra qualche giorno, cioè il 26 gennaio e prevede anche la manutenzione della struttura per i prossimi due anni.L’accordo, a suo tempo firmato al Ministero dell’Interno e tenuto segreto, prevede che il centro sia operativo per due anni, prorogabili ad altri due ed è evidente che la struttura verrà realizzata all’interno del Porto Commerciale di Augusta, uccidendolo definitivamente.Di fronte a questa notizia drammatica per il futuro occupazionale e lavorativo dei cittadini della provincia di Siracusa, chiedo al Presidente della Regione di intervenire immediatamente, di fare valere le proprie prerogative istituzionali e di dimostrare al Governo Nazionale che in Sicilia c’è un Governo autonomistico, che non intende soggiacere alle imposizioni e alle violenze istituzionali del Governo Nazionale e che non permette la mortificazione del nostro Statuto che garantisce potestà esclusiva sui porti alla Regione Siciliana.Ad essere contrari alla realizzazione del centro di soccorso, identificazione e accoglienza migranti al porto ci spingono la difesa delle funzioni del porto commerciale, la diminuzione costante del numero di migranti che arrivano nei porti italiani e, terzo ma non ultimo, tutta una serie di scandali che, a livello regionale e nazionale, sono venuti fuori laddove ci sono stati centri di accoglienza o comunque strutture che hanno come obiettivo unico quello della gestione dei migranti.Di fronte a tutti questi aspetti negativi, ha concluso Vinciullo, non si capisce perché il Governo Regionale non intervenga e non si capisce, soprattutto, questo silenzio assordante generale che dimostra evidente complicità e connivenza, oltre che sudditanza, nei confronti di una scelta scellerata del Governo Nazionale.