Nella giornata di ieri, agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Noto, al termine di attività investigativa, denunciava, in stato di libertà, C. V. (classe 1979), residente a Rosolini, già conosciuto alle forze di Polizia, per il reato di abusivismo edilizio.
In data 25 ottobre u.s.,agenti del Commissariato, unitamente a personale dell’ASP distretto di Noto, ufficio igiene – alimenti e della medicina del lavoro, procedevano al controllo amministrativo del deposito di limoni ubicato a Noto in c.daZupparda, gestito dalla ditta individuale di cui è titolare C. V.
L’attività di controllo del deposito consentiva di rilevare delle violazioni amministrative. Nell’occorso, si accertava anche che l’immobile in cui veniva espletata l’attività di acquisto limoni, fosse di proprietà di una società con sede a Noto e dato in locazione nel 2016 alla ditta di C.V. con contratto registrato all’Agenzia delle Entrate di Noto. Dalle verifiche effettuate nell’immediatezza presso l’ufficio tecnico del comune di Noto, si riscontrava che l’edificio era sprovvisto di concessione edilizia. Al fine di accertare le responsabilità riguardo all’edificazione dell’immobile, veniva escusso a sommarie informazioni l’amministratore unico della società in questione il quale dichiarava che l’immobile era già stato costruito quando nel lontano 2001 la società stessa ne aveva acquistato il terreno. Nel corso della verbalizzazione, consegnava una perizia tecnica sulla consistenza del fabbricato dalla quale si evidenziava tramite delle foto estrapolate dall’applicazione Google Earth, che l’edificio in questione prima della stipula dell’atto notarile di compravendita, era già presente. Le indagini appuravano come il locatario C. V. avesse costruito l’immobile sul lato nord est del capannone dopo aver stipulato il contratto di affitto, per essere utilizzato come locale deposito degli attrezzi nonché come riparo per un cavallo di proprietà del proprio figlio. Lo stesso costruiva, sempre abusivamente, un piccolo capanno a ridosso della rete di recinzione dove era stato allocato un gruppo elettrogeno. Considerata l’avvenuta costruzione dei due manufatti in violazione delle norme edilizie, l’indagato veniva convocato in Commissariato e denunciato per il reato di abusivismo edilizio.