Siracusa, 18 Novembre 2017. La data delle prossime elezioni amministrative si avvicina e il piatto dei parcheggi pubblici a pagamento è ricco e fa gola a molti. Pertanto, confidando nella memoria corta dell’italiano e del siracusano in particolare, il sindaco Garozzo fa finta di dimenticare che nella campagna elettorale del 2013 aveva promesso che avrebbe riportato in house la gestione del servizio.
Il MeetUp Siracusa invita, pertanto, l’amministrazione a ritirare l’atto di indirizzo con il quale, lo scorso Agosto, ha dato mandato al dirigente del Settore Mobilità di studiare un nuovo modello di gestione dei parcheggi pubblici a pagamento da assegnare ai privati.
Altresì, si sollecita a mettere in campo tutte le strategie possibili per rafforzare la gestione pubblica del servizio che, negli ultimi anni, ha fatto registrare sempre maggiori entrate, quanto mai necessarie per rimpinguare le casse disastrate del Comune Aretuseo. Si ricorda che gli incassi, durante la gestione privata della GEPA hanno prodotto annualmente dai 150 ai 300 mila euro, mentre con la gestione pubblica si è arrivati a sfiorare nel 2016 la cifra di 1 milione e 200 mila euro, un incremento del 75% rispetto al 2012 (ultimo anno della gestione privata).
Di conseguenza, si ritiene che sarebbe più opportuno investire maggiori risorse per ottimizzare le aree di sosta attuali (come il parcheggio Von Platen) per offrire agli utenti migliori servizi degni di una città moderna e davvero smart. Progettare degli efficienti parcheggi di interscambio nelle zone di ingresso in città utilizzando dei bus-navetta che invoglino la popolazione a lasciare l’auto per utilizzare i mezzi pubblici o le biciclette. Una seria progettazione potrebbe addirittura raddoppiare gli attuali incassi.
Non si comprende cosa sia mutato dal 2013 ad oggi per determinare questo drastico cambio di rotta.
Il MeetUp Siracusa ha studiato a fondo la questione, consultando i bilanci, approfondendo gli appalti e analizzando determine e delibere pubblicate in questi anni. Tutto il lavoro svolto è entrato a fa parte di un minuzioso dossier pubblicato sul sito siracusa5stelle.it, che si allega, e che verrà discusso con la cittadinanza in occasione della prossima assemblea pubblica del Meetup Siracusa e del M5Stelle Siracusa, prevista per sabato 25 Novembre alle ore 18 presso la sede del M5StelleSiracusa-Meetup Siracusa di Via Malta 61.
Si ribadisce quindi, con forza, la inopportunità della scelta di affidare la gestione dei parcheggi ai privati che, visto quanto ottenuto negli anni passati, può essere solo indice di incompetenza, miopia o altro. In ogni caso la si smetta di prendere in giro i siracusani e si abbia il coraggio di dire la verità.
Il MeetUp Siracusa invita, pertanto, l’amministrazione a ritirare l’atto di indirizzo con il quale, lo scorso Agosto, ha dato mandato al dirigente del Settore Mobilità di studiare un nuovo modello di gestione dei parcheggi pubblici a pagamento da assegnare ai privati.
Altresì, si sollecita a mettere in campo tutte le strategie possibili per rafforzare la gestione pubblica del servizio che, negli ultimi anni, ha fatto registrare sempre maggiori entrate, quanto mai necessarie per rimpinguare le casse disastrate del Comune Aretuseo. Si ricorda che gli incassi, durante la gestione privata della GEPA hanno prodotto annualmente dai 150 ai 300 mila euro, mentre con la gestione pubblica si è arrivati a sfiorare nel 2016 la cifra di 1 milione e 200 mila euro, un incremento del 75% rispetto al 2012 (ultimo anno della gestione privata).
Di conseguenza, si ritiene che sarebbe più opportuno investire maggiori risorse per ottimizzare le aree di sosta attuali (come il parcheggio Von Platen) per offrire agli utenti migliori servizi degni di una città moderna e davvero smart. Progettare degli efficienti parcheggi di interscambio nelle zone di ingresso in città utilizzando dei bus-navetta che invoglino la popolazione a lasciare l’auto per utilizzare i mezzi pubblici o le biciclette. Una seria progettazione potrebbe addirittura raddoppiare gli attuali incassi.
Non si comprende cosa sia mutato dal 2013 ad oggi per determinare questo drastico cambio di rotta.
Il MeetUp Siracusa ha studiato a fondo la questione, consultando i bilanci, approfondendo gli appalti e analizzando determine e delibere pubblicate in questi anni. Tutto il lavoro svolto è entrato a fa parte di un minuzioso dossier pubblicato sul sito siracusa5stelle.it, che si allega, e che verrà discusso con la cittadinanza in occasione della prossima assemblea pubblica del Meetup Siracusa e del M5Stelle Siracusa, prevista per sabato 25 Novembre alle ore 18 presso la sede del M5StelleSiracusa-Meetup Siracusa di Via Malta 61.
Si ribadisce quindi, con forza, la inopportunità della scelta di affidare la gestione dei parcheggi ai privati che, visto quanto ottenuto negli anni passati, può essere solo indice di incompetenza, miopia o altro. In ogni caso la si smetta di prendere in giro i siracusani e si abbia il coraggio di dire la verità.
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Parcheggi: una gallina dalle uova d’oro che fa gola a tanti. La gestione resti pubblica
Il Sindaco Garozzo lo aveva promesso in campagna elettorale e lo confermò con uno dei primi atti
firmati dalla nuova Giunta, stabilendo il pieno ritorno alla gestione diretta dei parcheggi cittadini e
delle strisce blu.
Fino al 2012 i siracusani avevano avuto a che fare con la discutibile gestione privata di cui era
responsabile la GE.PA. Nel settembre del 2012, il Comune decise di revocare il servizio (scaduto
nel precedente mese di luglio e rinnovato in regime di proroga) per irregolarità contributiva, e
questa circostanza determinò il ritorno alla gestione in house del servizio.
Uno degli ultimi documenti firmati dall’ex sindaco Visentin fu quello nel quale si sarebbe indetta
una nuova gara di appalto per il servizio parcheggi che, però, andò deserta. Era il marzo del 2013,
mancavano poche settimane alle elezioni e probabilmente nessuno volle esporsi in quel clima di
incertezza.
Così, il 7 agosto 2013, la Giunta Garozzo firmò un atto (Delibera n° 84 del 2013) con il quale
confermò la gestione in house del servizio strisce blu e parcheggi. E come dargli torto.
Nella relazione allegata, il Settore Mobilità e Trasporti era stato chiaro:
a) «i circa 1000 stalli delle strisce blu potrebbero fare incassare al Comune circa 420 mila euro
l’anno».
b) «per i parcheggi Molo e Talete, dal riscontro con il dato della GEPA, ci potrebbe essere un
incasso annuo di quasi 400 mila euro».
c) «il servizio di check point dei bus turistici ha determinato un incasso annuo di quasi 600 mila
euro, mentre grandi potenzialità offre il parcheggio “Von Platen” se fosse attrezzato in maniera
adeguata per i camper o parcheggio in convenzione».
Il tutto confermato dall’attestazione che «il servizio è gestito da settembre 2012 in forma diretta
ed ha prodotto un significativo incremento delle entrate economiche dell’ente». Questo è
accaduto nonostante la mancanza di controllo che incide sulle potenzialità degli incassi, i numerosi
atti di vandalismo e la presenza dei parcheggiatori abusivi. Passano gli anni, ma i problemi
restano.
All’assenza di controllo, l’amministrazione cercò di mettere un freno attraverso l’assunzione per 5
anni di 10 lavoratori ex GEPA e SOCOSI, con mansioni di ausiliari della sosta, che avrebbero
dovuto svolgere il controllo nei parcheggi pubblici a pagamento. Tale scelta fu giustificata dal fatto
che un maggior controllo avrebbe determinato un ulteriore incremento delle entrate, superando
notevolmente la spesa occorrente per la retribuzione dei 10 nuovi assunti. Scelta giusta e da
riproporre, ma proprio per questo non si è compreso perché, almeno tre di queste 10 persone,
pare siano state fin da subito spostate in altri uffici con altre mansioni. Sarebbe interessante
capire perché e da chi fu presa questa decisione.
Inoltre, nell’ottica di ottimizzare la gestione dei parcheggi e di porre un freno agli atti vandalici, a
fine 2013 l’amministrazione indisse una gara per la «fornitura ed installazione chiavi in mano di un
sistema per la gestione automatizzata e videosorveglianza dei parcheggi denominati “Talete”,
“Molo S. Antonio” e “Von Platen”», per l’importo di quasi 165 mila euro e non con un bando
pubblico, ma attraverso una procedura negoziata e l’invito rivolto a 6 ditte del settore a partecipare
alla gara.
Ad aggiudicarsi l’appalto fu la PARKEON SPA di Milano, un colosso del settore che si occupa dei
parchimetri di mezza Italia, la quale presentò un’offerta con un ribasso dello 0,7%. La PARKEON
era balzata agli “onori della cronaca” per una trasmissione RAI nella quale si raccontava della
gestione dei parchimetri a Roma (https://goo.gl/DbyimA). Dalla trasmissione venne fuori che ad
occuparsi dello svuotamento dei parchimetri della PARKEON in mezza Italia fosse la ditta di un
certo Piero Tomassi, coinvolto con Massimo Carminati nel processo per la rapina al caveau della
banca del Palazzo di giustizia di piazzale Clodio a Roma avvenuto nel 1999.
Il servizio di gestione automatizzata e di videosorveglianza dei parcheggi entrò in funzione a pieno
regime a fine 2014. Ma, se da un lato gli introiti dei parcheggi pubblici hanno fatto registrare un
costante aumento, purtroppo, a causa di diversi episodi di atti vandalici denunciati, nonostante le
tre telecamere al Molo S. Antonio e le cinque al Talete, si è reso necessario aumentare il numero di
esse, ricorrendo ad altri affidamenti e spendendo, così, altri soldi pubblici, manco fossimo a San
Siro. Ultimo in ordine di tempo quello del 18 luglio 2017, quando il Settore Mobilità (Determina n°
73) ha autorizzato l’acquisto, tramite affidamento diretto previa richiesta di tre preventivi, di 9
telecamere per monitorare il parcheggio Talete, con una spesa di 20 mila euro.
Nella sottostante legenda e facendo un passo indietro nel tempo si può comprendere come, negli
ultimi anni, siano variati gli incassi relativi a strisce blu e parcheggi, partendo dalla gestione privata
in mano alla GEPA fino a giungere all’attuale gestione pubblica.
Non è necessario essere professori di matematica per capire che, durante la gestione in house del
servizio, gli introiti per le casse pubbliche sono progressivamente aumentati fino a
quadruplicarsi nel corso 2016, tanto da coprire ampiamente le spese che si aggirano intorno a
poche centinaia di migliaia di euro (292 mila euro nel 2014) relative al pagamento
dell’illuminazione dei parcheggi, alla manutenzione dei parcometri, al servizio di ritiro e consegna
delle monete e all’acquisto di attrezzature come le telecamere, lasciando un ampio margine di utile
per l’amministrazione.
Pertanto, sarebbe più logico impiegare maggiori risorse per ottimizzare le aree attuali (come il
parcheggio Von Platen) per offrire agli utenti migliori servizi, degni di una città moderna e davvero
smart. Progettare degli efficienti parcheggi di interscambio nelle zone di ingresso in città
investendo in servizi rapidi di bus navetta che invoglino la popolazione a lasciare l’auto ed
utilizzare i mezzi pubblici o le biciclette. Una seria progettazione potrebbe addirittura raddoppiare
gli attuali incassi.
Invece no, ed ecco che nello scorso gennaio l’ex assessore alla Mobilità Abela dichiarava: «A
lungo andare, l’esperienza in house si è rivelata tormentata, troppi problemi con i parcometri e con
la vigilanza degli stalli e delle aree parcheggio a causa di atti di vandalismo e di parcheggiatori
abusivi. La soluzione, a nostro giudizio, è quella di affidare il servizio attraverso un bando di
gestione». La proposta sollevò da subito numerose critiche, anche da membri della stessa
maggioranza, e finì nel dimenticatoio.
Ma in piena estate, il Sindaco e la Giunta hanno firmato la delibera n° 150 del 4 agosto,
pubblicata sull’Albo pretorio a pochi giorni da Ferragosto, per dare mandato al dirigente del Settore
Mobilità di studiare un nuovo modello di gestione dei parcheggi pubblici a pagamento da affidare ai
privati. E, si sa, il mese di agosto è spesso il periodo dei colpi di mano, si approfitta del fatto che la
gente sia in ferie, spensierata e poco attenta alle vicende politiche.
Un atto di indirizzo composto da 6 punti:
1) «pronto intervento tecnico manutentivo di tipo “full service”»: cioè?
2) «fornitura ed installazione di tutti gli impianti automatici e parcometri/casse
automatiche necessari»: e l’appalto del 2014 a cosa è servito?
3) «controllo del pagamento del ticket della sosta e dei minibus, escluso check point dei
bus turistici, attraverso personale con mansioni di “ausiliari del traffico”»: ma davvero? E perché il
personale precario assunto nel 2013 come ausiliario del traffico è stato poi trasferito in altri uffici?
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
ENTRATE 305.215 € 378.705 € 179.194 € 156.961 € 301.264 € 798.913 € 985.100 € 921.048 € 1.173.961 €
4) «attività di scassettamento dei parchimetri e delle casse automatiche e versamento introiti nelle
casse comunali»: questo è già un servizio appaltato all’esterno e, precisamente, alla ditta Coin
Service, al costo di circa 500 euro al mese.
5) «piano economico finanziario sostenibile basato su modello di gestione più idoneo alle esigenze
del servizio»: questa sembra essere una chiara ammissione di incompetenza.
6) «ogni utile iniziativa che consenta la drastica riduzione dei disservizi, la razionalizzazione della
spesa e delle entrate in relazione al principio fondamentale di ottimizzazione della gestione e dei
servizi resi, il cui controllo economico e la cui sorveglianza dovranno rimanere in capo
all’Amministrazione Comunale»: tanto per chiudere con una bella “supercazzola”!
Insomma: i parcheggi pubblici rappresentano veramente una “gallina dalle uova d’oro”, e l’idea di
affidarne la gestione di nuovo ai privati (dopo la disastrosa conduzione GEPA) è fuori da ogni
logica. A meno che non si ragioni con la logica della politica attuale (quella con la p
minuscola, ovviamente).
La data delle prossime elezioni amministrative si avvicina e il piatto dei parcheggi pubblici a
pagamento è ricco e fa gola a molti. E, inoltre, confidando nella memoria corta di molti siracusani, il
sindaco Garozzo fa finta di dimenticare che nella campagna elettorale del 2013 prometteva urbi et
orbi la gestione pubblica del servizio più odiato dai siracusani.
Non si comprende cosa sia cambiato dal 2013 ad oggi per decidere questa drastica inversione di
rotta e viene davvero difficile non pensare che l’affaire strisce blu e parcheggi ai privati sia il
classico giochino pre-elettorale.
Si ribadisce quindi, con forza, la contrarietà a questa scelta che, visto quanto ottenuto negli
anni passati, può essere solo indice di incompetenza, miopia, o altro. In ogni caso la si
smetta di prendere in giro i siracusani e si abbia il coraggio di dire la verità.
Il Sindaco Garozzo lo aveva promesso in campagna elettorale e lo confermò con uno dei primi atti
firmati dalla nuova Giunta, stabilendo il pieno ritorno alla gestione diretta dei parcheggi cittadini e
delle strisce blu.
Fino al 2012 i siracusani avevano avuto a che fare con la discutibile gestione privata di cui era
responsabile la GE.PA. Nel settembre del 2012, il Comune decise di revocare il servizio (scaduto
nel precedente mese di luglio e rinnovato in regime di proroga) per irregolarità contributiva, e
questa circostanza determinò il ritorno alla gestione in house del servizio.
Uno degli ultimi documenti firmati dall’ex sindaco Visentin fu quello nel quale si sarebbe indetta
una nuova gara di appalto per il servizio parcheggi che, però, andò deserta. Era il marzo del 2013,
mancavano poche settimane alle elezioni e probabilmente nessuno volle esporsi in quel clima di
incertezza.
Così, il 7 agosto 2013, la Giunta Garozzo firmò un atto (Delibera n° 84 del 2013) con il quale
confermò la gestione in house del servizio strisce blu e parcheggi. E come dargli torto.
Nella relazione allegata, il Settore Mobilità e Trasporti era stato chiaro:
a) «i circa 1000 stalli delle strisce blu potrebbero fare incassare al Comune circa 420 mila euro
l’anno».
b) «per i parcheggi Molo e Talete, dal riscontro con il dato della GEPA, ci potrebbe essere un
incasso annuo di quasi 400 mila euro».
c) «il servizio di check point dei bus turistici ha determinato un incasso annuo di quasi 600 mila
euro, mentre grandi potenzialità offre il parcheggio “Von Platen” se fosse attrezzato in maniera
adeguata per i camper o parcheggio in convenzione».
Il tutto confermato dall’attestazione che «il servizio è gestito da settembre 2012 in forma diretta
ed ha prodotto un significativo incremento delle entrate economiche dell’ente». Questo è
accaduto nonostante la mancanza di controllo che incide sulle potenzialità degli incassi, i numerosi
atti di vandalismo e la presenza dei parcheggiatori abusivi. Passano gli anni, ma i problemi
restano.
All’assenza di controllo, l’amministrazione cercò di mettere un freno attraverso l’assunzione per 5
anni di 10 lavoratori ex GEPA e SOCOSI, con mansioni di ausiliari della sosta, che avrebbero
dovuto svolgere il controllo nei parcheggi pubblici a pagamento. Tale scelta fu giustificata dal fatto
che un maggior controllo avrebbe determinato un ulteriore incremento delle entrate, superando
notevolmente la spesa occorrente per la retribuzione dei 10 nuovi assunti. Scelta giusta e da
riproporre, ma proprio per questo non si è compreso perché, almeno tre di queste 10 persone,
pare siano state fin da subito spostate in altri uffici con altre mansioni. Sarebbe interessante
capire perché e da chi fu presa questa decisione.
Inoltre, nell’ottica di ottimizzare la gestione dei parcheggi e di porre un freno agli atti vandalici, a
fine 2013 l’amministrazione indisse una gara per la «fornitura ed installazione chiavi in mano di un
sistema per la gestione automatizzata e videosorveglianza dei parcheggi denominati “Talete”,
“Molo S. Antonio” e “Von Platen”», per l’importo di quasi 165 mila euro e non con un bando
pubblico, ma attraverso una procedura negoziata e l’invito rivolto a 6 ditte del settore a partecipare
alla gara.
Ad aggiudicarsi l’appalto fu la PARKEON SPA di Milano, un colosso del settore che si occupa dei
parchimetri di mezza Italia, la quale presentò un’offerta con un ribasso dello 0,7%. La PARKEON
era balzata agli “onori della cronaca” per una trasmissione RAI nella quale si raccontava della
gestione dei parchimetri a Roma (https://goo.gl/DbyimA). Dalla trasmissione venne fuori che ad
occuparsi dello svuotamento dei parchimetri della PARKEON in mezza Italia fosse la ditta di un
certo Piero Tomassi, coinvolto con Massimo Carminati nel processo per la rapina al caveau della
banca del Palazzo di giustizia di piazzale Clodio a Roma avvenuto nel 1999.
Il servizio di gestione automatizzata e di videosorveglianza dei parcheggi entrò in funzione a pieno
regime a fine 2014. Ma, se da un lato gli introiti dei parcheggi pubblici hanno fatto registrare un
costante aumento, purtroppo, a causa di diversi episodi di atti vandalici denunciati, nonostante le
tre telecamere al Molo S. Antonio e le cinque al Talete, si è reso necessario aumentare il numero di
esse, ricorrendo ad altri affidamenti e spendendo, così, altri soldi pubblici, manco fossimo a San
Siro. Ultimo in ordine di tempo quello del 18 luglio 2017, quando il Settore Mobilità (Determina n°
73) ha autorizzato l’acquisto, tramite affidamento diretto previa richiesta di tre preventivi, di 9
telecamere per monitorare il parcheggio Talete, con una spesa di 20 mila euro.
Nella sottostante legenda e facendo un passo indietro nel tempo si può comprendere come, negli
ultimi anni, siano variati gli incassi relativi a strisce blu e parcheggi, partendo dalla gestione privata
in mano alla GEPA fino a giungere all’attuale gestione pubblica.
Non è necessario essere professori di matematica per capire che, durante la gestione in house del
servizio, gli introiti per le casse pubbliche sono progressivamente aumentati fino a
quadruplicarsi nel corso 2016, tanto da coprire ampiamente le spese che si aggirano intorno a
poche centinaia di migliaia di euro (292 mila euro nel 2014) relative al pagamento
dell’illuminazione dei parcheggi, alla manutenzione dei parcometri, al servizio di ritiro e consegna
delle monete e all’acquisto di attrezzature come le telecamere, lasciando un ampio margine di utile
per l’amministrazione.
Pertanto, sarebbe più logico impiegare maggiori risorse per ottimizzare le aree attuali (come il
parcheggio Von Platen) per offrire agli utenti migliori servizi, degni di una città moderna e davvero
smart. Progettare degli efficienti parcheggi di interscambio nelle zone di ingresso in città
investendo in servizi rapidi di bus navetta che invoglino la popolazione a lasciare l’auto ed
utilizzare i mezzi pubblici o le biciclette. Una seria progettazione potrebbe addirittura raddoppiare
gli attuali incassi.
Invece no, ed ecco che nello scorso gennaio l’ex assessore alla Mobilità Abela dichiarava: «A
lungo andare, l’esperienza in house si è rivelata tormentata, troppi problemi con i parcometri e con
la vigilanza degli stalli e delle aree parcheggio a causa di atti di vandalismo e di parcheggiatori
abusivi. La soluzione, a nostro giudizio, è quella di affidare il servizio attraverso un bando di
gestione». La proposta sollevò da subito numerose critiche, anche da membri della stessa
maggioranza, e finì nel dimenticatoio.
Ma in piena estate, il Sindaco e la Giunta hanno firmato la delibera n° 150 del 4 agosto,
pubblicata sull’Albo pretorio a pochi giorni da Ferragosto, per dare mandato al dirigente del Settore
Mobilità di studiare un nuovo modello di gestione dei parcheggi pubblici a pagamento da affidare ai
privati. E, si sa, il mese di agosto è spesso il periodo dei colpi di mano, si approfitta del fatto che la
gente sia in ferie, spensierata e poco attenta alle vicende politiche.
Un atto di indirizzo composto da 6 punti:
1) «pronto intervento tecnico manutentivo di tipo “full service”»: cioè?
2) «fornitura ed installazione di tutti gli impianti automatici e parcometri/casse
automatiche necessari»: e l’appalto del 2014 a cosa è servito?
3) «controllo del pagamento del ticket della sosta e dei minibus, escluso check point dei
bus turistici, attraverso personale con mansioni di “ausiliari del traffico”»: ma davvero? E perché il
personale precario assunto nel 2013 come ausiliario del traffico è stato poi trasferito in altri uffici?
2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
ENTRATE 305.215 € 378.705 € 179.194 € 156.961 € 301.264 € 798.913 € 985.100 € 921.048 € 1.173.961 €
4) «attività di scassettamento dei parchimetri e delle casse automatiche e versamento introiti nelle
casse comunali»: questo è già un servizio appaltato all’esterno e, precisamente, alla ditta Coin
Service, al costo di circa 500 euro al mese.
5) «piano economico finanziario sostenibile basato su modello di gestione più idoneo alle esigenze
del servizio»: questa sembra essere una chiara ammissione di incompetenza.
6) «ogni utile iniziativa che consenta la drastica riduzione dei disservizi, la razionalizzazione della
spesa e delle entrate in relazione al principio fondamentale di ottimizzazione della gestione e dei
servizi resi, il cui controllo economico e la cui sorveglianza dovranno rimanere in capo
all’Amministrazione Comunale»: tanto per chiudere con una bella “supercazzola”!
Insomma: i parcheggi pubblici rappresentano veramente una “gallina dalle uova d’oro”, e l’idea di
affidarne la gestione di nuovo ai privati (dopo la disastrosa conduzione GEPA) è fuori da ogni
logica. A meno che non si ragioni con la logica della politica attuale (quella con la p
minuscola, ovviamente).
La data delle prossime elezioni amministrative si avvicina e il piatto dei parcheggi pubblici a
pagamento è ricco e fa gola a molti. E, inoltre, confidando nella memoria corta di molti siracusani, il
sindaco Garozzo fa finta di dimenticare che nella campagna elettorale del 2013 prometteva urbi et
orbi la gestione pubblica del servizio più odiato dai siracusani.
Non si comprende cosa sia cambiato dal 2013 ad oggi per decidere questa drastica inversione di
rotta e viene davvero difficile non pensare che l’affaire strisce blu e parcheggi ai privati sia il
classico giochino pre-elettorale.
Si ribadisce quindi, con forza, la contrarietà a questa scelta che, visto quanto ottenuto negli
anni passati, può essere solo indice di incompetenza, miopia, o altro. In ogni caso la si
smetta di prendere in giro i siracusani e si abbia il coraggio di dire la verità.