Ragusa, 25 ottobre 2017
“La provincia di Ragusa annaspa con l’acqua alla gola a causa di un Governo incapace e, cosa ancora peggiore, bugiardo” Così le parlamentari Marialucia Lorefice e Vanessa Ferreri alla luce delle ultime decisioni economiche del Governo Crocetta: “Scacco matto ai cittadini ragusani e a tutti i lavoratori del Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa da parte del Governo Crocetta che ‘ricorda’, a futura memoria se servisse, quanto abbia penalizzato la provincia di Ragusa e lo fa –evidenziano le parlamentari del M5S- gettandola praticamente in dissesto. Il gioco sporco continua con il Decreto Assessoriale Autonomie Locali n. 339 del 25 ottobre 2017, oggi. La scure di un Governo che distingue tra figli e figliastri si abbatte ancora sulla nostra provincia.
Crocetta ha gettato nel nulla il grido d’allarme dei lavoratori dell’ex Provincia di Ragusa, quello dei sindacati, quello dei genitori dei disabili. Crocetta ha girato le spalle a tutti i Ragusani e ci dà il benservito prima di andarsene. Che snobbasse la provincia di Ragusa l’avevamo già capito da tempo. Le somme assegnate al Libero Consorzio dei Comuni di Ragusa non salvano l’ente dal collasso finanziario con tutto quello che ne consegue.
Crocetta ci prende in giro. Avevamo già sottolineato, all’indomani del precedente decreto, come un milione di euro per il Libero Consorzio di Ragusa, a fronte di un’esigenza di 7 milioni e uno stanziamento complessivo di 20, fosse del tutto insufficiente per garantire la sopravvivenza dell’ente. E sia noi sia i dipendenti della provincia, che hanno comprensibilmente protestato in maniera clamorosa salendo sul tetto di palazzo di viale del fante, ci eravamo illusi di aver convinto l’ormai ex governatore quando dichiarò a Chiaramonte Gulfi, davanti ai dipendenti, che la vicenda dei dipendenti di Ragusa era sotto la sua diretta osservazione. E meno male!
Eccolo il nuovo decreto di ripartizione delle somme: aumenti per tutti, tranne che per Ragusa, ferma al solito milione e due che al netto non arriva neppure a tale cifra. L’unica possibilità sarebbe bloccarlo. Se questo non accadesse saremo al fianco dell’ente quando, doverosamente, impugnerà questo atto totalmente illogico, contraddittorio e palesemente illegittimo. È inammissibile -concludono- che uno stanziamento di 20 milioni di euro, votato da tutto il Parlamento Siciliano, venga poi suddiviso nella stanza dei bottoni facendo il gioco delle tre carte e sbarattando i ragusani. I cittadini sono tutti uguali, se ne ricordi il Governatore ogni tanto. Non possiamo attendere il dissesto dell’Ente per correre ai ripari. E questo non può diventare l’ennesimo scacco matto alla provincia iblea.”