ROSOLINI- “L’inadeguatezza dell’amministrazione comunale di Rosolini è sotto gli occhi di tutti e il “caso” della discarica di Costa dei Grani che attenta alla salute dei cittadini ed alla devastazione dell’ambiente, è l’esempio di un malgoverno della cosa pubblica. Al sindaco, alla sua giunta e alla maggioranza che li sostengono, l’unico strumento per salvare quantomeno la faccia, è rassegnare le dimissioni e rimettere il mandato nelle mani degli elettori di Rosolini”. A chiedere chiarezza sulla discarica di Costa dei Grani alle autorità competenti, Azienda sanitaria, Arpa e magistratura, è il parlamentare all’Ars dell’Mpa, Giuseppe Gennuso, dopo la denuncia pubblica degli ambientalisti di “Movimento Azzurro”. A causa delle piogge che hanno investito la zona sud della provincia di Siracusa nelle ultime 48 ore, si è verificato lo sversamento per tracimazione del percolato di discarica nelle campagne circostanti. Il percolato è un refluo con un tenore più o meno elevato di inquinanti organici e inorganici, derivanti dai processi biologici e fisico-chimici all’interno delle discariche. Per legge, il percolato deve essere captato ed opportunamente trattato nel sito stesso della discarica o trasportato in impianti ad hoc debitamente autorizzati allo smaltimento di rifiuti liquidi. Gli inquinanti costituiscono un pericolo per la salute dell’uomo o per l’ambiente, provocando alterazioni delle risorse biologiche e dell’ecosistema. Molti degli elementi o composti che sono dannosi per l’ambiente (minerali, fossili o prodotti dell’uomo stesso) possono esserlo, nel medio-lungo termine, anche per gli esseri viventi. Gli inquinanti possono causare la distruzione di aree o ambienti che sono essenziali alla sopravvivenza dell’uomo. Un esempio classico è dato dai clorofluorocarburi che furono scelti come liquidi di raffreddamento nei circuiti frigoriferi perché non colpiscono direttamente l’uomo. Si è poi scoperto che danneggiano seriamente l’ambiente in quanto si diffondono nell’alta atmosfera dove permangono per qualche tempo e, quando i raggi solari li colpiscono, intaccano lo strato di ozono che ci protegge dalla radiazione ultravioletta, causa principale del cancro alla pelle.
“Mi auguro – afferma Gennuso – che nelle prossime ore vengano effettuati esami di laboratorio nei pozzi circostanti, dove l’acqua viene prelevata per l’irrigazione, nei terreni invasi dal percolato e soprattutto occorre anche controllare la rete idrica cittadina. Non va dimenticato che buona parte dell’acqua che viene discribuita nelle case di Rosolini, serve anche Pachino”. Secondo il deputato regionale, non è convincente la difesa dell’Ufficio tecnico settore Ecologia che ha parlato di un monitoraggio costante della discarica di Costa dei Grani. “ Se ci fosse stato un controllo normale ed adeguato delle vasche – aggiunge Gennuso – non ci sarebbe stata la fuoriuscita di percolato. La situazione è gravissima e dovrà essere passata sotto la lente di ingrandimento delle autorità preposte. Vorrei anche sapere – aggiunge Gennuso – quante volte si è provveduto allo svuotamento e dove sono andati a finire questi rifiuti speciali. Vogliamo vedere le ricevute di carico e di scarico perché non ci si può difendere con le parole quando c’è di mezzo la salute dei cittadini. Questa amministrazione – prosegue – ha dimostrato in più di un’occasione di non essere capace ad affrontare i problemi della città. Costa dei Grani – che è una discarica chiusa perché satura, andava bonificata per evitare situazioni pericolose come la fuoriuscita del percolato. Qui la politica non c’entra assolutamente nulla. E’ mancato il buon senso e soprattutto il senso di responsabilità da parte di un’amministrazione comunale non adeguata a governare un Comune con i suoi ventiduemila abitanti. Noi – conclude Gennuso – come Movimento per le Autonomie qualora venissero accertate negligenze e responsabilità da parte dell’esecutivo municipale, siamo pronti a costituirci parte civile in un eventuale processo. Abbiamo sollevato la questione per il bene di Rosolini, delle nostre famiglie e dei nostri figli. Con la salute della gente nessuno ha il diritto di scherzarci su”.
f.to. On. Giuseppe Gennuso
Rosolini, 28 gennaio 2011