Nel 2017 è la seconda casa del piacere chiusa; il fenomeno è in decremento rispetto agli altri anni; fondamentali i sequestri e le sanzioni a seguito dei controlli della Squadra Mobile di Ragusa. 9 quelle chiuse nel 2016, 15 nel 2015 e 9 nel 2014.
All’interno vi era un transessuale rifugiato politico di Haiti residente al nord che dichiarava agli agenti: “non mi prostituisco, accetto solo offerte per chi rimane soddisfatto”.
La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha chiuso la seconda “casa a luci rosse” nel 2017 a Ragusa in Via Cav. De Stefano in pieno centro storico, ma è la prima che viene chiusa su richiesta dell’onesto proprietario di casa.
Il campanello d’allarme è sempre lo stesso, uno strano via vai dalle abitazioni del centro storico e così, questa volta, i residenti hanno lamentato i fatti al proprietario di casa che ha subito informato la Squadra Mobile e chiesto ai vicini di chiamare la Polizia di Stato qualora avessero notato qualcosa di strano.
Il proprietario in questo caso era totalmente ignaro in quanto aveva stipulato un contratto con un altro soggetto che a sua volta ha subaffittato l’immobile al transessuale e per questo sono in corso indagini.
La Squadra Mobile dava avvio ad alcuni accertamenti e, ieri, dopo qualche giorno di osservazione dell’immobile, è stata riscontrata la notizia fornita dal cittadino.
Giovani e meno giovani si recavano dal rifugiato politico per avere prestazioni sessuali dopo averlo contattato tramite siti internet specializzati.
Ieri le persone presenti all’interno dell’appartamento sono state accompagnate tutte presso gli uffici della Squadra Mobile con l’ausilio della Squadra Volanti e sono bastati pochi minuti per chiarire quanto accaduto.
Il cliente voleva provare nuove “emozioni”, il transessuale di Haiti, è un rifugiato politico residente al nord e si sposta in diverse città per passione, così come da lui dichiarato. Il transessuale ha anche dichiarato di non prostituirsi ma di accettare offerte per chi si accompagna con lui e rimane soddisfatto, una forma di regalia.
Il fastidio che recano i clienti è il solito ed è dovuto al fatto che negli annunci, chi si prostituisce (o chi per loro), non inserisce la via, proprio per eludere i controlli della Polizia, pertanto il cliente contatta la donna (o l’uomo) e si fa illustrare la strada, sbagliando spesso portone a seguito delle non precise indicazioni.
Nel 2016 sono state chiuse 9 case, la maggior parte nel comune di Ragusa ma anche in altre zone, trend sicuramente in decremento rispetto al 2015 quando erano state chiuse ben 15 case, quest’anno il fenomeno si è quasi azzerato rispetto alle segnalazioni giunte, difatti questa è la seconda del 2017.
Diversi sono stati i sequestri delle abitazioni adibite dai proprietari o locatari a luoghi dove poter consumare sesso a pagamento e tuttora i proprietari hanno perso il possesso delle loro proprietà e si sta per giungere alla confisca dell’immobile, provvedimenti che costituiscono un deterrente per chi ha cattive intenzioni.
Anche in questo caso si trovano conferme sul giro d’affari che è di rilevante entità, tutto dipende dalle richieste dei clienti, i prezzi oscillano da 50 a 200 euro, dipende dai “gusti” e dalle richieste sessuali, a volte possono arrivare a prezzi ancora più alti, come per il sesso di gruppo. Di sicuro vi è una forte crescita di richieste di transessuali.
La Squadra Mobile, per ordine del Questore di Ragusa Salvatore La Rosa, continuerà a monitorare gli immobili segnalati dai cittadini, al fine di permettere a tutti gli abitanti delle zone interessate in provincia di non avere problemi nel vivere quotidiano.
“La Polizia di Stato di Ragusa, grazie sempre ai cittadini ed in questo caso all’onesto padrone di casa, è riuscita ad individuare questa <<casa del piacere>> a Ragusa, dimostrando sempre grande attenzione verso le richieste dei cittadini”.
IL DIRIGENTE LA SQUADRA MOBILE
Commissario Capo della Polizia di Stato
Dott. Antonino Ciavola