ROSOLINI – “ Dall’immondizia al depuratore guasto. E’ un susseguirsi di disagi e proteste da parte dei cittadini. Rosolini sembra essere ripiombata negli anni più bui, tra l’indifferenza di un’amministrazione sorda e cieca”. Ad affermarlo è Silvio Di Pietro, dirigente siracusano del Movimento per le Autonomie, nonché già vice sindaco di Rosolini e assessore provinciale ai Lavori Pubblici. “ L’amministrazione Savarino rischia di far diventare Rosolini la città delle emergeze – dice Di Pietro – La scorsa settimana l’on. Giuseppe Gennuso aveva denunciato, su segnalazione dei residenti, una discarica a cielo aperto all’ingresso della città, nel piazzale adiacente alla stazione ferroviaria. Ventiquattr’ore dopo il primo cittadino ha provveduto a far rimuovere i rifiuti. Ma è mai possibile – si chiede Di Pietro – che per l’ordinaria amministrazione ed il buon governo di una comunità bisogna segnalare i disservizi a giornali e televisioni? Come se non bastasse – aggiunge l’esponente dell’Mpa – adesso ci tocca fare i conti con il mal funzionamento del depuratore delle acque reflue in contrada Tagliati. Si tratta – aggiunge – di una di quelle opere realizzate dalla vecchia amministrazione Giuca e per la quale il sindaco Savarino non riesce a fare neppure la manutenzione ordinaria per non parlare di quella straordinaria e dell’attività di vigilanza e supervisione che dovbrebbe operare sulla gestione e funzionamento dell’impianto. Contrada Tagliati, sede del depuratore, è una piccola cittadella di Rosolini, a valle della città e a ridosso dello svincolo autostradale. Da quasi dieci giorni, nauseanti odori, provenienti dal depuratore invadono la zona con possibili conseguenze sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Poi non è un buon biglietto da visita per gli automobilisti che percorrono l’autostrada”. Gli abitanti della zona sono sul piede di guerra e l’ex vice sindaco Di Pietro conclude con un forte sollecito a Nino Savarino: “ Deve intervenire con urgenza e questa volta in maniera definitiva, sul cronico problema dei cattivi odori derivanti presumibilmente dal malfunzionamento dell’impianto di depurazione comunale, che fra l’altro, andrebbe adeguato per il rispetto dei limiti allo scarico previsti dalla vigente normativa in materia”.
Rosolini, 19 gennaio 2011