Alla vista degli agenti tentano di fuggire e poi li aggrediscono.
La Squadra Mobile e la Polizia Scientifica hanno ricostruito quanto accaduto, accertando la spiccata potenzialità offensiva dell’incendio se non fosse intervenuta tempestivamente la Volante del Commissariato di Vittoria e i Vigili del Fuoco.
La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariato di Vittoria PANAINTE Vlad, nato in Romania il 04.06.1988 e NASTASA Marius Bogdan, nato in Romania in data 25.11.1986 (entrambi pregiudicati e dimoranti nel territorio di Gela), per incendio boschivo, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.
La Sala Operativa della Questura di Ragusa, la notte tra sabato e domenica, inviava la Volante del Commissariato di Vittoria lungo la Strada Provinciale 31 (Scoglitti – Gela), nei pressi della BAIA Dorica a poche decine di metri dalla discoteca “Sesto Senso”, poiché un cittadino aveva segnalato due soggetti intenti ad appiccare degli incendi.
Giunti nei pressi del luogo segnalato, i poliziotti notavano i primi focolai ed appariva evidente che detti incendi fossero stati appena innescati.
Gli agenti chiedevano l’intervento immediato del personale dei Vigili del Fuoco e nel contempo intraprendevano subito le ricerche degli autori del reato notando che a breve distanza, erano stati innescati altri incendi. Gli operatori della Polizia di Stato, a poca distanza dagli altri focolai, sorprendevano due soggetti, intenti ad appiccare un ulteriore incendio utilizzando degli accendini.
Inizialmente i due piromani non si accorgevano della presenza dei poliziotti poiché erano accovacciati e concentrati ad ultimare l’azione criminosa.
Gli agenti di Polizia intimavo ai due di fermarsi ma nonostante la presenza degli operatori in uniforme, prima tentavano la fuga e quando venivano raggiunti e bloccati, aggredivano i poliziotti ferendone lievemente uno tentando di spingere al centro della carreggiata, interessata dal transito veicolare, l’altro. Nonostante la forte resistenza, gli operatori riuscivano a bloccarli utilizzando le tecniche operative in uso alla Polizia di Stato.
Dopo aver ammanettato i due delinquenti, gli operatori recuperavano gli accendini utilizzati da loro per appiccare i focolai e provvedevano a spegnere con mezzi di fortuna quelli vicini e non ancora fortemente alimentati.
Nel frattempo sul posto intervenivano provvidenzialmente i Vigili del Fuoco al fine di spegnere gli incendi che già si stavano propagando creando gravi pericoli per l’incolumità delle persone, delle diverse case abitate presenti in loco nonché alla circolazione stradale.
Nei pressi dell’incendio ci sono stati attimi di panico in quanto i proprietari delle auto, al fine di metterle in salvo dalle fiamme, salivano a bordo nonostante l’incendio ormai vicinissimo.
Sul posto interveniva personale della Squadra Mobile e della Polizia Scientifica al fine di indagare e ricostruire quanto accaduto e le motivazioni che avevano spinto i due soggetti, poco prima bloccati dagli operatori della Volante, ad appiccare il fuoco.
Gli investigatori, grazie alla piena sinergia con i Vigili del Fuoco, accertavano che si trattasse di un incendio boschivo poiché le fiamme erano suscettibili di espandersi sulle aree arborate, cespugliate e coltivate a foraggio (in particolare grano), comprese le infrastrutture antropizzate poste all’interno delle predette aree.
Gli agenti della Squadra Mobile di Ragusa constatavano la presenza di ben 8 punti di innesco e relativi incendi che, se non vi fosse stato il pronto intervento della Volante della Polizia e dei Vigili del Fuoco, avrebbero devastato un’area vastissima in quanto i diversi focolai sarebbero diventati un unico fronte di fuoco.
Solo l’intervento del personale dei Vigili del Fuoco ha scongiurato il peggio, poiché, viste le circostanze di tempo e di luogo, l’incendio era suscettibile di espandersi in modo incontrollato e in vaste zone, al punto di mettere a repentaglio l’incolumità pubblica.
Si trattava di una giornata di forte caldo secco e nella zona interessata dal propagarsi delle fiamme vi erano diverse abitazioni, auto in sosta e terreni coltivati. Non meno importante evidenziare la coltre di fumo che si era sviluppata riducendo notevolmente la visibilità sulla strada Provinciale costituendo un concreto pericolo per i veicoli in transito.
I due rumeni tratti in arresto, una volta condotti negli uffici della Polizia di Stato, ammettevano di aver appiccato gli incendi per gioco in quanto ubriachi, come se questa fosse una scusante.
Dopo l’arresto i due criminali sono stati condotti in carcere così come disposto dalla Procura della Repubblica di Ragusa. Ieri, il G.I.P. presso il Tribunale di Ragusa ha convalidato l’arresto applicando la misura cautelare in attesa delle prossime udienze del processo.
Considerati gli incendi che hanno devastato i territori di Chiaramonte Gulfi, il Questore di Ragusa dott. La Rosa ha predisposto una specifica ordinanza al fine di prevenire incendi ed intervenire immediatamente nelle zone interessate anche per le attività investigative.
“La Polizia di Stato di Ragusa, grazie all’immediata segnalazione di un onesto cittadino, è riuscita ad assicurare alla giustizia due pericolosi criminali che avevano appiccato 8 incendi. Continua l’attività di prevenzione e repressione degli incendi in tutto il territorio di Ragusa e solo grazie alle immediate segnalazioni è possibile individuare i piromani”.
Il Dirigente la Squadra Mobile
Commissario Capo della Polizia di Stato
Dott. Antonino Ciavola