59i fermati nel 2017 (5 minori); 200i fermati del 2016 (29 minori).
La Polizia di Stato è ancora impegnata a gestire il trasferimento dei migranti giunti in queste ultime ore presso le strutture individuate sul territorio nazionale dalla Prefettura di Ragusa.
Nel 2017 presso l’Hot Spot di Pozzallo hanno già fatto ingresso3.392in occasione di 20 approdi; nel 2016 erano arrivati 18.488 migranti in occasione di 56 sbarchi.
La Polizia a seguito dello sbarco di ieri ha raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di:
ISMAIL HAMOUDA Ahmed nato in Egitto il 01/11/1988, ADAMA Barry, nato in Guinea Conacry il 28/11/1990 e MONY MBOME Henry Junior nato in Camerun il 18/10/1988.
Secondo i testimoni sono loro che hanno condotto le imbarcazioni partite dalle coste libiche. I responsabili del delitto previsto dall’art. 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, concorrevano con altri soggetti presenti in Libia al fine di trarne ingiusto ed ingente profitto, compiendo atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari. Il delitto è aggravato dal fatto di aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale in Italia di più di 5 persone; perché è stato commesso da più di 3 persone in concorso tra loro; per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale delle persone esponendole a pericolo per la loro vita e incolumità ed inoltre per aver procurato l’ingresso e la permanenza illegale le persone sono state sottoposte a trattamento inumano e degradante.
I migranti provenienti dal centro Africa sono stati ospitati presso l’Hot Spot di Pozzallo per essere visitati, identificati e trasferiti in altri centri.
MODALITA’ DI SOCCORSO IN MARE
Alle ore 07,15 del 23/07/2017 l’IMRCC di Roma comunicava alla nave “DICIOTTI” della Guardia Costiera Italiana, di avere ricevuto comunicazione tramite telefono satellitare Thuraya da migranti imbarcati a bordo di un gommone di colore rosso e nero con circa 120 persone a bordo. Recatasi sul punto segnalato, alle successive ore 10,23 la Diciotti intercettava il predetto gommone ed effettuava il recupero dei migranti.
Alle successive ore 13,11 del 23/07/2017 la nave della ONG “OPEN ARMS”avvistava due gommoni carichi di migranti. La ONG comunicava l’evento all’MRCC di Roma che assumeva la direzione delle operazioni che terminavano con il recupero rispettivamente di 173 e 137 migranti da parte dell’equipaggio della stessa ONG.
Su disposizione dell’MRCC di Roma tutti i migranti venivano successivamente trasbordati sulla nave “AQUARIUS” della ONG “MEDICI SENZA FRONTIERE” per essere trasportati presso il porto di Pozzallo dove giungeva alle ore 09,00 odierne.
ORDINE PUBBLICO ED ASSISTENZA
Il lavoro degli agenti della Polizia è sempre molto difficile in quanto bisogna far conciliare le esigenze di ordine pubblico, quelle di Polizia Giudiziaria ed ovviamente l’assistenza ai migranti appena sbarcati che resta prioritaria.
Il Funzionario della Polizia di Stato, dirigente del servizio di Ordine e Sicurezza Pubblica, con a disposizione decine di uomini, ha dovuto poi coordinare, le immediate partenze, i trasferimenti dall’Hot Spot ad altre regioni di centinaia di migranti, in piena sinergia con i funzionari della Prefettura che coordinano la “macchina” dell’accoglienza.
Le operazioni di sbarco non hanno fatto registrare criticità ed è stata prestata la massima attenzione verso i soggetti che avevano bisogno di cure mediche, in particolar modo diverse donne incinte e minorenni.
Alle procedure hanno partecipato 30 Agenti della Polizia di Stato ed altri uomini appartenenti alle Forze dell’Ordine ed all’Esercito Italiano, così come gli Enti inviati dalla Prefettura di Ragusa, Protezione Civile, Croce Rossa Italiana e medici dell’A.S.P. per le visite mediche.
Le attività dell’Ufficio Immigrazione della Polizia di Stato risultano sempre complesse, dovendo essere espletate in tempi ristretti numerose incombenze, così da permettere un immediato invio dei migranti in idonee strutture d’accoglienza individuate dalla Prefettura in base ad un articolato piano di riparto nazionale del Ministero dell’Interno.
La Polizia Scientifica ha lavorato consequenzialmente senza sosta per le operazioni di preidentificazione e fotosegnalamento, in considerazione dei nuovi arrivi. Si sta procedendo al fotosegnalamento dei migranti sbarcati ed al loro trasferimento ad operazioni ultimate, da parte degli uomini della Polizia di Stato che lavorano senza sosta.
LE INDAGINI
Gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile Questura di Ragusa – con la partecipazione di un’aliquota della Guardia di Finanza ed una dei Carabinieri, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto 3 scafisti a distanza di 14 ore dall’approdo della nave.
Le indagini sono state celeri ed hanno portato un risultato positivo su tutti e tre gli eventi SAR.
La Polizia in occasione degli approdi delle navi soccorritrici ha la necessità di dividere in più team gli investigatori così da poter individuare tutti gli scafisti, ovvero coloro che hanno favorito l’immigrazione clandestina.
Grazie alla professionalità ed all’abnegazione degli Ufficiali ed Agenti di Polizia Giudiziaria, è stato possibile individuare tutti e tre i responsabili.
Fondamentale il lavoro degli interpreti che hanno permesso l’escussione di tutti i migranti testimoni di quanto accaduto durante la traversata.
Gravissimi i rischi corsi dai migranti, in particolar modo per quanto riguarda il gommone carico di ben 173 persone, numero record per le indagini fino ad ora condotte dalla Squadra Mobile di Ragusa.
Sovraccaricare così il natante ha messo in pericolo di vita tutti i migranti, così come riferito dagli stessi passeggeri.
Al termine delle indagini, gli scafisti sono stati associati presso la casa circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Ragusa competente territorialmente.
LA CATTURA
Le indagini condotte dalla Polizia Giudiziaria, hanno permesso anche questa volta di sottoporre a fermo di indiziato di delitto il responsabile del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Al termine dell’Attività di Polizia Giudiziaria, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ragusa, gli investigatori hanno infatti ristretto gli scafisti che dopo le formalità di rito e l’identificazione da parte della Polizia Scientifica sono stati condotti presso il carcere di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea impegnata in prima linea sul fronte immigrazione. Sono ormai quotidiane le udienze di incidente probatorio e quelle che portano alla condanna degli scafisti, rispettivamente per la ulteriore cristallizzazione in sede processuale della prova anche ai fini dibattimentali. Al riguardo molte le sentenze di condanne dell’Autorità Giudiziaria.
BILANCIO ATTIVITA’ DELLA POLIZIA
Nel 2017sono 59 gli scafisti fermati in provincia di Ragusa. Lo scorso anno sono stati arrestati 200 scafisti dalla Polizia Giudiziaria. Inoltre, sono in corso numerose attività in collaborazione con le altre Squadre Mobili siciliane della Polizia di Stato (coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine) al fine di permettere scambi informativi utili per gestire indagini sul traffico di migranti dalle coste straniere a quelle Italiane.
IL DIRIGENTE LA SQUADRA MOBILE
Commissario Capo della Polizia di Stato
Dott. Antonino Ciavola