Nel corso della serata di venerdì 23 giugno, a Pachino, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto in flagranza del reato di evasione Arangio Giuseppe, classe 1983, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia.
I militari, impegnati in servizio di perlustrazione nel territorio, nell’ambito dei quotidiani controlli di pregiudicati, sorvegliati speciali e soggetti sottoposti a misure limitative della libertà personale, si sono recati presso l’abitazione dell’uomo il quale, dalla scorsa domenica, era sottoposto al regime degli arresti domiciliari in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento di misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Siracusa per i reati di maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori nei confronti della moglie da cui è in fase di separazione. Ivi giunti i Carabinieri hanno constatato che Arangio Giuseppe si era allontanato senza averne alcuna autorizzazione. Immediatamente sono state avviate le ricerche dell’uomo che, forse allertato del controllo al quale non si era fatto trovare, veniva rintracciato proprio mentre faceva rientro presso a casa.
Condotto in caserma, l’uomo è stato dichiarato in stato di arresto e, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto nuovamente presso la propria abitazione al regime degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.
AUGUSTA (SR). AUGUSTANO 43ENNE MALTRATTA LA COMPAGNA E VIENE ALLONTANATO DALLA CASA FAMILIARE.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Augusta, nella tarda serata di ieri, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. E’ la decisione presa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Siracusa in base alle risultanze investigative acquisite dai militari nei confronti di un 43enne di Augusta, disoccupato, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce ai danni della propria compagna.
Una vicenda venuta alla luce nel mese di febbraio 2017 dopo l’intervento effettuato dai Carabinieri nel corso del quale accertavano che l’indagato aveva messo in atto una serie di comportamenti vessatori e persecutori nei confronti della compagna, mediante episodi di violenza, percosse e minacce che si sono ripetute nel tempo. I militari dell’Arma hanno raccolto in tempi brevi tutti gli elementi utili alle indagini che sono state pienamente concordate dall’A.G. che ha emesso il provvedimento coercitivo.
A seguito dell’applicazione della misura cautelare, l’uomo è stato obbligato a lasciare la casa coniugale con conseguente divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla compagna e di comunicare con la stessa con qualsiasi mezzo.