Ieri pomeriggio i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Noto e quelli della Stazione di Avola hanno tratto in arresto per estorsione:
- Rametta Corrado, 39enne di Avola, operaio, con precedenti di polizia per reati contro la persona.
L’arresto giunge al termine di un’attività d’indagine iniziata da quasi tre mesi dai Carabinieri della Compagnia di Noto.
La vittima dell’estorsione, Carbè Sebastiano, commerciante di Avola, aveva subito all’inizio di Ottobre l’incendio della propria autovettura e successivamente, a distanza di 3 settimane circa, quello della costruenda tomba di famiglia presso il cimitero di cittadino.
Benché il Carbè avesse denunciato i reati subiti non si riusciva ad individuarne gli autori e le motivazioni che tuttavia apparivano ricollegabili all’attività commerciale della vittima.
Le indagini, anche di natura tecnica, sono state avviate immediatamente dopo il primo reato apparendo evidente la possibilità che lo stesso potesse essere soggetto ad un tentativo di estorsione.
Le attività permettevano di acquisire una serie di elementi ed informazioni indispensabili per comprendere l’origine dei delitti ricostruendo una serie di ipotesi investigative che, gradualmente vagliate, portavano all’individuazione del possibile autore dei reati.
Il Rametta, abilmente, non è entrato quasi mai in contatto diretto con la vittima fino a pochi giorni prima dell’arresto, continuando ad inviare i suoi “messaggi” in maniera mediata.
L’indagine si concludeva nella mattinata di ieri quando i militari della Stazione di Avola trovavano riscontro alle attività tecniche accertando, a seguito di un’animata discussione tra la vittima e la persona sospettata, la correttezza dell’ipotesi investigativa.
Ieri pomeriggio veniva organizzato un dispositivo di vigilanza e controllo della vittima che consentiva, alcune ore dopo, di provare la richiesta estorsiva consentendo ai Carabinieri di trarre in arresto, in flagranza di reato, il responsabile mentre riceveva i soldi.
L’estorsore è stato accompagnato presso la casa circondariale di Siracusa a disposizione dell’A.G.
Capitano Gennaro Micillo