PALERMO – Il deputato all’Ars del Pid – Grande Sud, on. Pippo Gennuso, replica a quelle che definisce “farneticanti dichiarazioni dell’onorevole Pippo Gianni” in merito alla mini tornata elettorale per le Regionali del 2014. “ Il mio amico Gianni – dice Gennuso – sa benissimo di mentire a se stesso, ma essendo candidato a sindaco di Priolo, aveva bisogno di visibilità mediatica ed ha così pensato di ritirare una storia morta e sepolta, chiusa da un sigillo definitivo che si chiama Corte di Cassazione. Una storia chiusa che serve a Gianni per farsi un po’ di propaganda elettorale in vista delle prossime amministrative. Ma a questo punto, ne approfitto per porre una serie di interrogativi all’ex deputato regionale che continua ad infangare la mia reputazione con delle colossali bugie. Se io sono il corruttore di tre collegi di magistrati del Consiglio di Giustizia amministrativa, lo dica apertamente. Poi dica pure chi aveva interesse a fare sparire le schede elettorali nel 2012 dal palazzo di giustizia di Siracusa, per il riconteggio. Non certamente il sottoscritto che aveva chiesto ai giudici del Tar e ottenuto, la verifica dei voti di quelle sezioni dove si erano verificati i brogli elettorali. L’onorevole Gianni – prosegue Gennuso – ricorderà benissimo che a urne chiuse avevo 200 preferenze di vantaggio, poi sorprendentemente sparite l’indomani mattina. I miei ricorsi, vinti, sono stati non per rimanere incollato ad una poltrona dell’Ars, ma per rispettare la volontà di oltre ottomila persone che mi hanno accordato la loro stima. Il doppio di quanto uscito dalle urne per Gianni. Al mio amico Gianni – conclude Gennuso – oggi non posso far altro che augurargli il successo come sindaco di Priolo e lo invito per il suo buono stato di salute, di non pensare più al passato che l’ha visto sconfitto su tutti i fronti”.
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On. Pippo Gennuso
Tel. 338 5604831
Palermo, 23 marzo 2017