Palermo, 2 marzo 2017: Il Tribunale Civile di Palermo, a quanto pare, su istanza di sei lavoratori, avrebbe provveduto a porre in fallimento l’Associazione Regionale Allevatori della Sicilia. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.Un fatto gravissimo, che avrà ripercussioni devastanti sui nostri allevatori, in quanto l’Aras fornisce un servizio pubblico, su deleghe dell’AIA, che non può assolutamente essere interrotto.Per questo motivo, di concerto con l’On. Giuseppe Laccoto, Presidente della Terza Commissione, e con l’On. Marcello Greco, Presidente della Quinta Commissione, abbiamo deciso di convocare in seduta congiunta le 3 Commissioni, in modo da affrontare immediatamente la questione che, ripeto, è di estrema importanza per quanto riguarda gli allevatori che, grazie all’Aras, riescono ad ottenere i contributi da parte della Comunità Europea.Fermo restando che si dovrà procedere alla salvaguardia di tutti i posti di lavoro, come è giusto che sia, eliminando, se del caso, tutta una serie di zone d’ambra, che hanno funestato alcuni rami dell’Aras negli ultimi anni, ritengo, ha continuato l’On. Vinciullo, che l’AIA debba immediatamente riprendere su di sé la titolarità dei controlli, così come prevede la legge, e, nel frattempo, mercoledì, verificare se l’Istituto Sperimentale Zootecnico per la Sicilia e lo l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale per la Sicilia sono nelle condizioni di assorbire il personale e di esercitare questi controlli su delega dell’AIA.Da mesi, avvertivamo i vari Assessori che si sono succeduti sul rischio che si correva, di un fallimento, da un giorno all’altro, dell’Associazione Regionale Allevatori della Sicilia.Troppa arroganza, troppa saccenza e troppa boria hanno portato i Giudici a decretare la chiusura dell’Aras e il fallimento della stessa. Ancora una volta, ha concluso l’On. Vinciullo, la disattenzione totale, da parte di questo Governo e dei suoi Assessori nei confronti della cosa pubblica, hanno portato a un disastro annunciato e che avevamo ampiamente denunciato.