Palermo, 23 febbraio 2017: Sulla denuncia di una presunta perdita stratosferica di 52 miliardi di euro nella riscossione delle entrate in Sicilia, sono certo che ci sarà un autorevole rappresentante della Magistratura siciliana che aprirà un’indagine per accertare se questa colossale perdita sia vera e, soprattutto, chi l’ha causata, perché, se ciò fosse vero, ci troveremmo di fronte ad un misfatto amministrativo che non ha eguali in Italia. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.
Mentre in Commissione Bilancio non si riesce a chiudere la manovra finanziaria a causa delle poche risorse disponibili e si chiedono, ancora una volta, sacrifici ai siciliani, si apprende, leggendo i giornali e ascoltando la televisione, che, in questi anni, Riscossione Sicilia avrebbe, in modi a noi non noti, favorito l’evasione fiscale per oltre 52 miliardi di euro, coinvolgendo in questa evasione anche rappresentanti istituzionali e politici.E poiché non possiamo eternamente vivere con il dubbio che chiunque incontriamo ha potuto essere corresponsabile di una evasione così importante, significativa e stratosferica, come dicevo, credo e spero, ha continuato l’On. Vinciullo, che la Magistratura possa immediatamente intervenire per fare chiarezza intanto sugli autori e sui responsabili di questo scempio amministrativo e poi sulla vera entità delle somme oggetto di questa possibile frode ai danni dei cittadini siciliani.In pratica, si faccia chiarezza e subito, perché la Sicilia non può continuare a passare come il luogo dell’immoralità, della corruzione e della barbarie morale.La Sicilia, ha concluso l’On. Vinciullo, non è solo quella denunciata dal presidente di Riscossione Sicilia, cosa che inoltre deve essere ancora dimostrata, ma è soprattutto la terra di Falcone, Borsellino e di quanti hanno dato la vita per il rispetto della Legge e della legalità.
Presidente della Commissione Bilancio
Componente della Commissione per il Regolamento
Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per i rapporti fra la Sicilia e la Libia
Presidente della Sottocommissione ‘Partecipate’