L’amministrazione comunale ha voluto celebrare oggi, 27 gennaio, il 72° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, e lo ha fatto attraverso un convegno dal tema “Giornata della memoria…per non dimenticare l’orrore”.
Presenti al convegno, che si è svolto nei locali dell’auditorium “Attilio Del Buono”, le autorità civili e militari, i dirigenti degli istituti comprensivi di Rosolini, il dirigente del 1° istituto superiore “Archimede”, gli studenti delle classi terze della scuole medie di Rosolini, gli studenti delle superiori, l’associazione nazionale “Combattenti e reduci” e varie associazioni e cittadini.
«La nostra amministrazione comunale, – ha dichiarato il sindaco Corrado Calvo nel corso del suo intervento, seguito da un minuto di silenzio in memoria delle vittime – ha voluto fortemente commemorare questa importante ricorrenza, per ricordare che non possiamo rimanere indifferenti di fronte a qualunque tipo di dramma umano, anche di fronte a gente che oggi parte per trovare nuove dimensioni di umanità. Io ho avuto la fortuna di visitare alcuni dei campi di concentramento, e vi assicuro che noi non riusciamo neanche ad immaginare il dramma vissuto da queste persone e la devastazione che si sono trovati davanti i soldati all’ingresso del campo. Questa immane tragedia ci insegna che non si può continuare a costruire muri ma che si deve accogliere l’altro. La nuova generazione, che oggi è qui presente, ha la mente aperta e deve prendere consapevolezza di queste vicende, imparando dagli errori del passato e adottando atteggiamenti che creino una società migliore».
Il presidente di Cultura e dintorni e Presidente della Commissione Comunale Cultura , Corrado Calvo, ha ricordato che «il Comune di Rosolini ha una lunga tradizione della giornata della memoria, che dai primi anni del 2000 ne ha fatto una ricorrenza sentita e partecipata; prima ancora che la giornata venisse istituzionalizzata, infatti, l’allora Liceo Scientifico “Archimede” la celebrava per un’idea del professore Luigi Spatola, di cui ho raccolto il testimone. Da quel momento è nato un progetto che ha visto coinvolti tutti i ragazzi del primo istituto superiore e degli istituti comprensivi e che terminava con la visita ai luoghi della memoria. Grazie a questo progetto molti giovani di Rosolini hanno visitato Auschwitz, Birkenau, Terezin, Mosca e Sanpietroburgo. Sono state visite impoirtanti, impregnate di significato, perchè una cosa è leggere ed imparare certe cose, altra è ascoltare vedere le strutture che testimoniano una delle barbarie più mostruose nella storia dell’uomo. Noi non solo non possiamo dimenticare, ma abbiamo anche l’imperativo categorico di fare in modo che non si ripeta mai più. Questo possiamo farlo solo vedendo nell’altro non un pericolo, un nemico, un limite, ma un essere umano che ci mette in discussione, discussione da cui possiamo uscire con un atto di amore e di condivisione».
Anche la vice sindaca e Assessore alla Pubblica Istruzione Giorgia Giallongo ha sottolineato l’importanza della memoria di queste tragedie storiche per le nuove generazioni, perchè «non dobbiamo mai essere indifferenti ai drammi umani. Sono episodi che vediamo anche oggi accadere di continuo nel nostro mare, e che ci devono far riflettere perchè, imparando dagli errori del passato, possiamo correggere il nostro comportamento presente ed impedire che queste tragedie accadano ancora una volta. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le autorità presenti, le scuole, le associazioni, i cittadini e chi ha collaborato con me per la riuscita di questa giornata».
Allo stesso modo il dirigente del 1° istituto superiore “Archimede”, Giuseppe Martino, e i dirigenti dei tre istituti comprensivi Maria Chiara Ingallina, Andrea Macauda e Giovanni Di Lorenzo, assieme ai rappresentanti delle Forze dell’ordine presenti, hanno sottolineato la necessità e il dovere morale di ricordare quanto è stato, per fare in modo che non accada mai più.
Il Responsabile Ufficio Stampa – Giuseppe Lorefice