Domani sera, ad Ortigia, la Fanfara del 12° Battaglione Carabinieri Sicilia, si esibirà con un concerto presso il Teatro Comunale di Siracusa nell’ambito delle iniziative programmate per rendere omaggio alla riapertura dello stabile dopo circa 60anni. Nell’occasione saranno anche festeggiati i 90 anni dall’istituzione della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri che, con la sua opera di volontariato, ha contribuito in modo sostanziale ad accorciare i tempi di esecuzione dei lavori di ristrutturazione del Teatro stesso, consentendone la restituzione alla cittadinanza.
La Fanfara del 12° Battaglione Carabinieri “Sicilia”, è stata istituita nel novembre del 1993 e ripete i fasti del “Corpo musicanti” fondato il 3 agosto 1860 e inserito nell’ambito dei “Carabinieri Reali di Sicilia”. È costituita da 35 elementi provenienti da complessi musicali o diplomati presso Conservatori italiani, tutti Carabinieri che svolgono anche normale servizio d’istituto. Il suo repertorio, oltre alla musica militare, comprende moltissimi brani di autori che vanno dall’ottocento ai giorni nostri, alcuni dei quali saranno interpretati questa sera. Dalla fondazione, ha svolto un’intensa attività esterna, proiettata nell’Italia meridionale e soprattutto in Sicilia.
Le Fanfare, comuni a tutti gli eserciti europei, hanno radici antichissime che risalgono alla funzione pratica dell’antica musica militare: trasmettere i segnali di comando e le cadenze di marcia sul campo di battaglia. L’iniziale dotazione di soli ottoni e percussioni, che risale alle Legioni romane, ha mantenuto immutata la sua struttura fino alla fine del settecento. In seguito, la potenzialità di esecuzione è aumentata con l’aggiunta dei legni, che hanno conferito una duttilità impossibile alle formazioni originarie. Nella prima metà dell’ottocento fu raggiunta la completezza tonale, grazie all’introduzione del basso, strumento dalla voce tanto grave e potente da fornire una base unificante, e del sassofono, che ha consentito di aumentare l’estensione timbrica. L’aumento dell’organico consentì di ampliare il repertorio: e nell’ottocento molte musiche sinfoniche furono trascritte per banda e fanfara, contribuendo a diffondere l’opera presso il grande pubblico.