Movimento 5 Stelle di Pachino: “Nomina scrutatori e il clientelismo dei partiti”
Per quanto possa sembrare incredibile la nomina degli scrutatori al giorno d’oggi è vista come proprietà esclusiva dei partiti. Questo è quanto si può riscontrare nel Comune di Pachino a seguito delle operazioni di scelta della Commissione Elettorale presieduta dal sindaco Roberto Bruno per decidere sulla nomina dei 72 scrutatori per il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.
“Il Meetup di Pachino non condivide assolutamente il metodo adottato dalla Commissione Elettorale presieduta dal Sindaco Bruno, dichiara l’attivista Fabio Fortuna, contestiamo aspramente la scelta di nominare metà degli scrutatori tramite indicazione diretta”.
“Riteniamo infatti che questa pessima consuetudine, figlia di una politica di fatto clientelare, debba definitivamente cessare”, afferma Fortuna.
La scorsa settimana, i Meetup di Avola, Noto, Pachino e Rosolini, coordinati dall’attivista di Avola
Roberto Anzalone, avevano chiesto ai Sindaci dei rispettivi Comuni maggiore consapevolezza per scegliere gli scrutatori.
“Noi continuiamo a proporre il sorteggio, che riteniamo uno strumento piuttosto corretto, dando precedenza ai cittadini disoccupati”, spiega Anzalone del Meetup di Avola.
“Ci sembra non solo normale ma necessario preferire coloro che versano in condizioni economiche difficili dando loro la possibilità di sentirsi utili e di raggranellare una somma che, chiaramente non risolverebbe i loro problemi, ma comincerebbe a ristabilire il senso di giustizia sociale ormai da troppo tempo accantonato” conclude l’attivista avolese Anzalone.
Ancora una volta il Sindaco Bruno ha smesso i panni del lupo travestito da agnello ed ha perso l’occasione per rivolgere alle categorie disagiate tutte le attenzioni possibili per scongiurare, ove possibile, notevoli sofferenze di natura economica e sociale.
Ad oggi i cittadini pachinesi non sanno in base a quali criteri siano stati scelti i 36 scrutatori, i quali sono quindi forse nominati in base alle “conoscenze” con i consiglieri, chissà, o alla fedeltà dimostrata ad un partito? Peccato che con questi criteri “clientelari” la democrazia ringrazia e la trasparenza è rimandata…”al prossimo giro”?!”. Ai cittadini l’ardua sentenza.
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Roberto Anzalone Portavoce del
Meetup Avola – M5S