Fermati per un controllo, circolavano su un ciclomotore senza casco, senza la prevista patente di guida e senza assicurazione.
Questa mattina, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Modica, nell’ambito di apposito servizio di controllo del territorio, hanno arrestato due soggetti extracomunitari Zroud Mokhtar, classe ’91 e Ismail Mohamed, classe’93, entrambi tunisini, nullafacenti ed incensurati, per i reati di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Infatti, i militari dell’Arma, nel transitare in una strada di Donnalucata, hanno notato un ciclomotore con a bordo due persone prive del casco di protezione, dunque li hanno fermati e sottoposti a controllo.
Dai primi accertamenti è emerso che i due extracomunitari, oltre a circolare senza casco, erano sprovvisti della prevista patente di guida poiché mai conseguita ed inoltre il ciclomotore non era coperto da assicurazione.
Quindi, i carabinieri hanno avviato le procedure per la redazione dei verbali per contestare ai due soggetti le infrazioni commesse e, in tale occasione, gli stranieri sono andati in escandescenza ed hanno iniziato ad aggredire verbalmente i militari operanti, minacciandoli anche di morte se avessero proceduto al sequestro del ciclomotore.
Ad un certo punto, vedendo che i militari stavano proseguendo con le operazioni di sequestro del ciclomotore, i due extracomunitari hanno iniziato a spintonarli con violenza colpendo anche al petto uno di essi nel tentativo di opporsi e sottrarsi al controllo.
Dunque, i militari dell’Arma hanno subito richiesto un’altra pattuglia in ausilio e, non appena giunta, sono riusciti a bloccare i due stranieri non con poche difficoltà, tanto che, a seguito dell’aggressione, uno dei militari ha riportato lievi lesioni giudicate guaribili in 5 gg. dal Pronto Soccorso dell’Ospedale di Modica.
Una volta ristabilita la calma, i due extracomunitari sono stati condotti in caserma e dichiarati in stato di arresto per il reato di resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale.
Al termine delle formalità di rito, i Carabinieri hanno sottoposto i due soggetti agli arresti domiciliari come disposto dal sostituto procuratore di turno presso la Procura di Ragusa, dott. Marco Rota.