Agenti della Polizia di Stato, in servizio alle Volanti della Questura di Siracusa, nel corso dei quotidiani controlli ai soggetti sottoposti a misure limitative della libertà personale, hanno denunciato quattro persone per inosservanza a dette misure.
Inoltre, Agenti delle Volanti, durante il servizio di controllo del territorio, hanno denunciato S.S. (classe 1985) e H.M. (classe 1993) entrambi residenti a Siracusa, per il reato di possesso di arnesi atti allo scasso.
PACHINO – LA POLIZIA DI STATO DENUNCIA DUE PERSONE PER FURTO DI ENERGIA ELETTRICA
Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Pachino hanno denunciato F.R. (classe 1970) e S.N. (classe 1984) entrambi di Pachino e già noti alle forze di Polizia, per il reato di furto aggravato di energia elettrica.
PRIOLO GARGALLO– SMASCHERATO E DENUNCIATO UN TRUFFATORE
Agenti della Polizia di Stato, in servizio al Commissariato di P.S. di Priolo Gargallo, a conclusione di elaborate attività investigative, effettuate anche sul web, identificavano e denunciavano M.D. (classe 1984) siracusano,già noto alle forze di polizia, per i reati di truffa e spendita di banconote falsificate.In particolare, l’uomo, giorni addietro, contrattando tramite un noto sito-web l’acquisto di un personal computer, pagava all’ignaro venditore, quale corrispettivo, la somma di euro 120,00. Successivamente, il venditore si accorgeva, nell’effettuare degli acquisti, che la banconota da 100 euro consegnata dal compratore risultava falsa. Recatosi presso il Commissariato di Priolo Gargallo, il venditore riferiva, con dovizia di particolari, quanto occorsogli e consegnava la banconota ricevuta.L’attività investigativa consentiva di accertare evidenti responsabilità a carico del denunciato. Pertanto, giusto Decreto di perquisizione e sequestro emesso della Procura della Repubblica di Siracusa, nella persona del Sostituto Procuratore della Repubblica Dott.ssa Margherita Brianese, gli investigatori del Commissariato di Priolo Gargallo effettuavano una perquisizione presso il domicilio del denunciato che consentiva di rinvenire, all’interno del filtro della cappa posta nel vano cucina, altre banconote del taglio di 100 euro palesemente false, nonché, sul tavolo della cucina il personal computer oggetto della truffa. Venivano, altresì, rinvenuti, all’interno di un vano sottotetto, nella esclusiva disponibilità dell’odierno indagato, copiosi carteggi e documenti di identità falsificati, ancora al vaglio degli investigatori, che fanno presumere come M.D. avrebbe posto in essere, nel recente passato, numerose truffe all’indirizzo di ignari soggetti in tutto il territorio nazionale.