Ragusa lì, 28 giugno 2016
Il padre dei piccoli si vantava al telefono “l’ho fatto volare in aria facendolo cadere faccia a terra, l’ho pestato talmente forte che ha pianto tutta la notte”.
La Squadra Mobile, unitamente al Commissariato di Vittoria, all’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura di Ragusa ed agli assistenti sociali del Comune di Vittoria, ha dovuto affidare i bambini ad una comunità.
La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha eseguito la misura della custodia cautelare in carcere a carico di un vittoriese (non si divulgano le generalità a tutela dei minori vittime di reato) che, intercettato nel corso di un’indagine della Squadra Mobile e del Commissariato di Vittoria, oltre ai reati per i quali si indagava, usava violenza nei confronti dei figli.
I poliziotti che ascoltavano le sue telefonate non potevano credere a ciò che stava accadendo, il soggetto si rendeva responsabile di comportamenti violenti quasi ogni giorno e di rilevante gravità.
La Polizia di Stato conosceva bene l’odierno arrestato in quanto aveva già violentato la moglie e per questo era stato già catturato; tornato in libertà, avrebbe dovuto prendersi cura dei figli, considerato che la moglie di origini straniere era fuggita abbandonando i piccoli.
Nessuna cura per questi bambini e quando le indagini per altri reati stavano proseguendo bene, tutto è stato interrotto perché la tutela dei bambini va sempre al primo posto.
Notte e giorno i poliziotti hanno raccolto tutti gli elementi di prova a carico del padre dei 4 piccoli bambini, così, il Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Marco Rota, informato di quanto stava accadendo, ha immediatamente richiesto ed ottenuto la misura cautelare della custodia in carcere per mettere fine a questa inaudita violenza.
Il padre al telefono con la mamma (nonna dei bambini) si vantava di aver fatto male ai propri figli e per questo veniva redarguito.
Strazianti le telefonate dei piccoli di notte ai nonni, “vienimi a prendere, papà non si sveglia, non abbiamo mangiato tutto il giorno”.
L’indagine si è conclusa in tempi record proprio per la pericolosità del soggetto ed il rischio che correvano i bambini, tutti molti piccoli.
Al momento dell’esecuzione, gli uomini della Squadra Mobile, con i colleghi del Commissariato di Vittoria si sono presentati a casa del padre violento, che non appena ha compreso che doveva essere condotto in carcere, è andato in escandescenze, forse anche per l’assunzione di droga.
La scena che si è presentata agli occhi dei poliziotti era quasi surreale, la casa era un porcile, sporcizia ovunque, spazzatura, escrementi, mobili distrutti, indumenti a terra, materassi sporchi senza lenzuola, proprio dove dormivano i bambini.
Considerata la gravità dei fatti commessi e la delicatezza dell’intera vicenda che vedeva il coinvolgimento anche dei nonni (non hanno denunciato i fatti, seppur molte volte hanno assistito i piccoli), non è stato possibile affidare i bambini ai familiari, pertanto sono stati interessati l’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura di Ragusa e gli assistenti sociali del comune di Vittoria.
I bambini (alcuni avevano ancora i segni addosso della violenza subita), sono stati portati negli uffici della Squadra Mobile insieme ai nonni dove, con l’aiuto di personale specializzato, è stato spiegato loro che dovevano andare per un breve periodo in una comunità.
Dopo una prima difficoltà, i bambini hanno compreso che il tutto era stato fatto per il loro bene e che a breve avrebbero potuto riabbracciare i familiari, qualora questi dimostrino di poter prendersi cura di loro.
I piccoli adesso stanno bene e sono seguiti con grande attenzione dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minori e dallo stesso presidente del Tribunale.
L’arrestato è stato condotto in Questura a Ragusa dove è stato identificato dalla Polizia Scientifica e subito dopo condotto in carcere.
“La Polizia di Stato indagando su fatti reato già di per se gravi, ha portato alla luce maltrattamenti in famiglia gravissimi e grazie all’abnegazione degli investigatori è riuscita a sottrarre al padre violento le sue vittime, portandole in salvo”.
IL DIRIGENTE LA SQUADRA MOBILE
Commissario Capo della Polizia di Stato
Dott. Antonino Ciavola