Ho volutamente preso la classica pausa di riflessione prima di rispondere a quanto scritto dal Sindaco di Ferla e vice segretario del PD Michelangelo Giansiracusa. Sono rimasto, sinceramente, stupefatto dal tono, ancora una volta battagliero, ma soprattutto dalla mancanza di un serio contributo al dibattito, aspro se si vuole, che si sta sviluppando nel PD siracusano. Ancora si cerca di sminuirne la sostanza politica per ridurla a mera discussione da cortile. Forse il giovane sindaco non si rende conto che la partita è più grande di lui e che prestarsi a fare il portavoce di altri lo declassa a semplice esecutore di ulteriori personaggi, che stabiliscono obiettivi e strategie. Lo inviterei, quindi, a svolgere il suo ruolo con scrupolo e coscienza ed evitare sudditanze umane prima che politiche. Chiedere l’azzeramento della giunta Garozzo non vuole essere una penalizzazione del sindaco, tutt’altro. Va letta in termini di presa di coscienza dello stato non più sostenibile del rapporto dell’Amministrazione comunale con la propria base elettorale e con la città. Utilizzare l’azione della magistratura, a cui tutti rivolgiamo l’invito referente ad accertare la verità dei fatti in modo celere, per accusare qualcuno di arcaismo politico o di attacco premeditato è semplicemente puerile e si ritorce proprio contro chi muove tale accusa.
Per quanti non lo avessero ancora capito, lo scontro non è tra giustizialisti e garantisti, tra colpevolisti o innocentisti; lo scontro è tutto politico e cioè “sulla natura del partito” e conseguentemente sul “ruolo degli organismi dirigenti” a tutti i livelli. Il partito non può essere solo incanalatore di consensi o mero partito delle tessere, ma luogo di elaborazione delle linee programmatiche e delle strategie per portarle avanti. Avere tutto il partito unito a sostegno dell’azione propria dell’attività di amministratori e delle decisioni che sono proprie dell’amministrazione attiva, sono i presupposti per andare avanti e prepararsi alle prossime sfide. Se ciò avverrà lo verificheremo nella prossima riunione della Direzione provinciale dell’1 luglio.
Io non mi illudo ma lo spero fortemente, e se altri vogliono giocare allo sfascio, si accomodino, ma non accusino altri di essere sfascisti. Guardino invece bene al loro interno in modo da constatare l’arroganza e la superficialità con la quale si interviene accusando altri. Tutti siamo utili e nessuno indispensabile ma certamente non mi farò pestare la faccia dai miei cittadini per sostenere posizioni non più sostenibili.
A buon intenditore poche parole.
Orazio Musumeci
Segretario Circolo PD Cassibile