La parlamentare MarialuciaLorefice, prima firmataria per il M5S di una delle proposte per l’istituzione della Commissione d’Inchiesta Uranio impoverito, istituita a giugno 2015, sostiene: «Scopo della Commissione è indagare su una lunga e complessa vicenda, quella che vede protagonisti migliaia di nostri soldati i quali hanno scoperto di essere affetti da malattie gravissime. In centinaia sono scomparsi proprio in seguito a queste patologie. I motivi potrebbero essere diversi, dall’esposizione all’uranio impoverito, all’amianto, gas radon, onde elettromagnetiche. L’indagine viene, altresì, ampliata alle possibili ripercussioni che questi fattori potrebbero avere sui civili, quindi, su coloro che vivono o lavorano nei pressi dei presidi militari. Infine, altro ambito d’indagine importantissimo è quello relativo ai protocolli vaccinali. Componenti della Commissione per il M5S i colleghi Gianluca Rizzo e Giulia Grillo, i quali stanno dando un contributo importantissimo ai lavori.A distanza di alcuni mesi dalla costituzione un primo passo sembra esser stato fatto. È stata approvata -spiega la Lorefice- la relazione intermedia della Commissione. Questa prevede che vengano inserite nelle tabelle Inail, che gestirà le domande di riconoscimento delle cause di servizio, le patologie di cui soffrono i militari che sono stati esposti alle particolari condizioni ambientali durante l’impiego lavorativo. In parole semplici, delle cause di servizio dei militari si occuperà l’Inail non più l’amministrazione militare. Questo ci permetterà di modificare l’iter per ottenere le cause di servizio, con terzietà e imparzialità. Ora, attendiamo che i princìpi enunciati nella relazione diventino legge e vengano applicati concretamente. Con la presenza del M5S in Commissione-conclude- sarà più facile tentare di dare delle risposte a chi le aspetta da anni».
L’Addetto Stampa, Valentina Maci -Odg 153453