Sabato sera, Augusta è stato il teatro di un nuovo episodio di bullismo.
Alle 21.30 circa di sabato, una ragazzina di appena 11 anni, a passeggio su via Principe con alcuni suoi coetanei, è stata affiancata da tre “bulletti” di 14 e 15 anni che, probabilmente alticci, hanno iniziato ad offenderla e schernirla. Poi, dopo averla divisa dalla sua comitiva, probabilmente con la minaccia di un coltello, hanno spintonato la ragazza contro il muro e l’hanno accerchiata iniziando a toccarla nelle parti intime senza che lei, inerme, potesse fare nulla. La ragazzina, quindi, in preda al panico, ha tentato di allontanarsi attraversando più volte la strada e cercando di attirare l’attenzione dei passanti. Quindi è stata spintonata nuovamente contro il muro di una farmacia, vicino al distributore di profilattici, dove hanno continuato a deriderla facendole espliciti riferimenti sessuali. Fortunatamente, forse spaventati dalla presenza di gente a passeggio, poco dopo i tre si sono allontanati dirigendosi verso piazza mercato.
A seguito dei fatti, la giovane ha informato la sua famiglia che prontamente ha denunciato l’episodio alla Stazione Carabinieri.
Le immediate indagini hanno consentito, dunque, di individuare i tre “bulli” e rintracciarli presso le rispettive abitazioni, dove sono stati identificati alle successive ore 1.00 e segnalati al Sostituto Procuratore di turno dell’A.G. Minorile di Catania per violenza sessuale di gruppo e minaccia.
Inoltre sono stati programmati servizi preventivi, da parte di carabinieri in uniforme ed in borghese, al fine di prevenire altri eventi analoghi.
In merito ai fatti si riportano le dichiarazioni del Cap. Lombardi, comandante della Compagnia Carabinieri di Augusta:
“Grazie alla tempestiva denuncia, è stato possibile individuare gli autori di questo episodio di violenza, tanto grave quanto drammatico, che si inquadra nel triste fenomeno del bullismo che noi, carabinieri, cerchiamo di prevenire e contrastare, anche con specifiche conferenze nelle scuole e, più in generale, tra i ragazzi. Questi episodi ci danno lo stimolo a continuare su questa strada, determinati a sensibilizzare gli adolescenti e ad evitare che certe cose possano riaccadere.”