Palermo, 26 gennaio 2016: Sono circolate in questi giorni notizie circa la paventata chiusura definitiva della casa di via Iceta destinata negli anni passati ad accogliere le donne vittime di violenza. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Presidente della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARSRitengo che non sia assolutamente possibile solo immaginare la chiusura di questa casa, per il valore simbolico che svolge, che ha svolto e che potrà continuare a svolgere e perché, avendo fatto rifinanziare la legge che porta il mio nome, mi sembrerebbe assurdo che l’unica provincia che vede chiudere una casa che accoglie donne vittime di violenza sia proprio la mia.Quindi, ha proseguito l’On. Vinciullo, faccio appello al Commissario della ex provincia regionale di Siracusa affinché questa casa, anche per il valore simbolico è chiamata a svolgere, possa continuare ad essere destinata a luogo simbolo della lotta contro la violenza alle donne.Ricordo che nel passato sono stati finanziati da parte della Regione dei progetti e che, inspiegabilmente, queste risorse sono ritornate a Palermo, per cui oltre al danno abbiamo subito la beffa di aver fatto finanziare la legge e di essere l’unica provincia a non aver utilizzato i fondi.Inoltre, ha concluso l’On. Vinciullo, condivido, nel caso in cui fosse vero, la preoccupazione degli abitanti della zona, infatti non si può pensare di trasformare una casa di accoglienza per donne vittime di violenza in un centro di accoglienza per extracomunitari, perché la notizia che si rincorre è che la casa dovrebbe appunto accogliere un centro per extracomunitari e l’agglomerato urbano del quartiere Santa Lucia è già gravato da una serie di problematiche, soprattutto di ordine pubblico, così gravi che non può assolutamente essere sottoposto a ulteriori rischi e pressioni psicologiche dovute alla presenza di un corpo che è oggettivamente estraneo alla realtà del quartiere Santa Lucia.