Non usa mezzi termini il deputato all’Ars della zona sud della provincia di Siracusa, on. Pippo Gennuso, dopo le “bacchettate” della Corte dei Conti sulle spese della sua amministrazione e per l’inchiesta avviata dalla Procura di Siracusa, sul “caso” del depuratore.
“Il sindaco Bruno, nascondendo i documenti della Corte dei Conti che gli contesta spese “allegre”, è riuscito anche a ricompattare i 9 consiglieri dell’opposizione che hanno chiesto al presidente del Consiglio comunale di Pachino, di convocare una seduta urgente dell’aula per conoscere quali sono le contestazioni che vengono mosse all’amministrazione attiva dai giudici contabili. E’ la dimostrazione – prosegue il parlamentare regionale – che il sindaco di Pachino gestisce la cosa pubblica come se fosse casa sua”.
Non meno grave è la situazione del depuratore comunale dove si è accentrata la lente di ingrandimento da parte della Procura della Repubblica di Siracusa. “Se Bruno – dice ancora Gennuso – volevadare un colpo di spugna al passato, e mi riferisco all’amministrazione Bonaiuto, ha commesso un grave errore: ovvero quello di affidare con una trattativa privata la gestione del depuratore. Mi chiedo: chi c’è dietro il servizio? Forse sono amici del sindaco? Non faccio lo 007 e spetta alla magistratura scoprire se sull’affidamento sono state commesse irregolarità. E pure il sindaco di Pachino in campagna elettorale era stato “forcaiolo” con i suoi avversari e quando può lo è tutt’ora, ed aveva promesso trasparenza nella gestione amministrativa. Cose che allo stato attuale non si stanno verificando. Aspettiamo, di conoscere quali sono i rilievi mossi dalla Corte dei Conti e gli sviluppi dell’inchiesta sul depuratore. Nel frattempo Bruno rassegni le dimissioni per il bene di un’intera popolazione”.
Palermo, 22 gennaio 2016