Legambiente Ispica, insieme ad altre associazioni cittadine, ha chiesto a Palazzo Bruno l’assegnazione dell’ex Macello comunale sito nei pressi del Parco archeologico della Forza. L’edificio, dopo lunghi lavori di restauro e ristrutturazione, giace da tempo inutilizzata: da ciò l’opportunità, e financo l’urgenza, di renderla finalmente fruibile per la cittadinanza, grazie ad un programma di attività ricreative e culturali. Iniziative che, beninteso, sarebbero a costo zero per le casse pubbliche, perché realizzate tutte all’insegna di solidarietà sociale e passione civica.
A sottoscrivere l’istanza, come si diceva, i vertici del circolo “Sikelion”, associazione di promozione sociale attiva da anni nel territorio grazie al lavoro volontario di semplici cittadini e professionisti (biologi, naturalisti, ingegneri, bioarchitetti, agronomi ecc.), ed inserita in una rete internazionale grazie all’affiliazione a Legambiente; ma anche il “Vespa Club Ispica”, associazione sportivo-dilettantistica nata nel 2011 dalla passione di un folto gruppo di amici per la storica motocicletta, il cinema e l’arte, con la mission di promuovere il territorio; ed ancora l’associazione culturale “Zymè – fermenti culturali”, impegnata tra l’altro nell’accoglienza e nell’incoraggiamento degli artisti, ed infine l’associazione “Meridies”, finalizzata allo sviluppo sociale, culturale, artigiano, agricolo e turistico siciliano.
Il documento contiene l’impegno a realizzare un cospicuo carnet di iniziative: escursioni a piedi e in bicicletta in siti d’interesse storico, artistico, archeologico e naturalistico, con servizio guida in lingua straniera ed una particolare predilezione per il territorio ispicese e la sua Cava; itinerari didattici ed altre attività “sul campo” (osservazioni guidate, racconti, laboratori di sperimentazione, esperienze sensoriali, spiegazioni frontali); orti didattici, finalizzati allo studio della botanica e delle tradizioni alimentari, passando per l’educazione alimentare ed ambientale; creazione di un giardino mediterraneo nel Vignale S. Giovanni, per il recupero di specie vegetali autoctone sempre più minacciate dall’Uomo; manifestazioni enogastronomiche che aggreghino realtà agricole ecosostenibili; progetti sulla raccolta differenziata e sul riuso (rivolti soprattutto alle scuole primarie e secondarie di I grado); manifestazioni artistico-letterarie (concorsi letterari, reading, esposizioni pittoriche, scultoree e fotografiche, spettacoli teatrali, concerti) e culturali (seminari, dibattiti, produzioni editoriali); corsi di formazione in tematiche di interesse locale (etnobotanica, cucina mediterranea, oli essenziali, bioedilizia, costruzione di muri a secco, osservazione astronomica, cosmesi naturale, saponificazione); aree ludico-ricreative per i più piccoli; residenze temporanee per artisti, selezionati attraverso dei bandi; ed infine, l’ormai noto Spacca Doc Fest, rassegna di documentari che nel solo 2015 ha attirato proprio all’interno dell’ex Macello oltre 1000 cinefili da ogni parte dell’isola.
Tali iniziative sarebbero aperte a tutti, con particolare attenzione per gli studenti e le persone socialmente svantaggiate o disabili. Esse, pur basandosi su un’etica di gratuità, tenderanno ad offrire opportunità propriamente occupazionali, a favore sia dei professionisti che cureranno gli aspetti più tecnici, sia degli imprenditori locali attivi nei settori agricolo, enogastronomico e turistico-ricettivo.
Subito dopo la sottoscrizione del documento, i presidenti Natalia Carpanzano (Legambiente), Annalisa Figura (Zymè), Agostino Cordelli (Meridies) e Matteo Modica (Vespa Club) hanno commentato:«La città di Ispica ha bisogno di idee ed energie che la aiutino a sviluppare il suo grande potenziale e tutti noi crediamo che la variegata galassia del volontariato, alla quale apparteniamo, abbia il dovere morale di fare la propria parte. D’altro canto -hanno aggiunto- mantenere l’ex Macello inutilizzato e socialmente improduttivo, come ha fatto senza apparente motivo la precedente Amministrazione, rappresenterebbe uno spreco di denaro pubblico: per queste ragioni, confidiamo che Palazzo Bruno saprà apprezzare la bontà del nostro progetto e che i nostri concittadini vorranno accoglierlo con il consueto entusiasmo».
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dott. Ignazio Spadaro
Resp. Stampa e comunicazione