Ennesimo episodio di maltrattamenti tra le mura domestiche risolto dall’intervento dei Carabinieri: nel corso della serata di ieri 16 dicembre i militari della Stazione Carabinieri di Rosolini hanno tratto in arresto in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia Essebbane Abdelmajidm cittadino marocchino classe 1993, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari a seguito di una rapina commessa nel maggio 2014.
I Carabinieri, allertati dal personale sanitario del locale presidio territoriale di emergenza, sono lì intervenuti in quanto una giovane donna era stata aggredita.
Giunti sul posto i militari hanno riconosciuto la giovane e, sebbene nell’immediatezza la stessa non fornisse alcuna notizia in merito a cosa le fosse successo, forse per paura di ulteriori conseguenze, gli stessi hanno immediatamente compreso quanto poco prima accaduto. I Carabinieri, infatti, attenzionavano già da tempo l’andamento di quella famiglia ove erano soventi liti ed incomprensioni tra fratello e sorella alla cui base sembrerebbe essere una condotta di vita ritenuta “troppo occidentalizzata”. Infatti, già circa un anno fa, i militari di Rosolini avevano deferito in stato di libertà l’uomo in quanto resosi responsabile di analoghe condotte moleste.
Oggi l’ennesimo episodio: una piccola incomprensione degenerata in lite: da qui le urla, poi le minacce ed infine gli schiaffi. I soliti banali motivi alla base di tutto, incomprensioni tra fratelli con vedute di vita e del mondo completamente diverse.
La donna, tranquillizzata e riportata alla calma, è stata messa in contatto con un centro antiviolenza ed antistalking per ricevere assistenza psicologica e legale. Se la caverà con qualche giorno di prognosi per le escoriazioni al volto riportate.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Fondamentale, in occasione di tali episodi, la volontà delle vittime di rivolgersi alle forze dell’ordine e di denunciare comportamenti gravissimi ed ingiustificabili da parte dei familiari. Quello della violenza domestica rappresenta, purtroppo, un fenomeno drammatico che si può contrastare solo con l’impegno quotidiano, con la costante presenza sul territorio al fine di poter captare per tempo le prime avvisaglie di situazioni che spesso rischiano di diventare tragiche, con i contatti continui con i centri antiviolenza e, lo si ribadisce, la volontà delle vittime di fidarsi delle forze dell’ordine e di rivolgersi a loro per ricevere aiuto.