Rosolini- La convocazione del civico consesso per lunedì prossimo, quattro ottobre, con all’ordine del giorno il solo punto riguardante la Programmazione urbanistica commerciale – Adeguamento del PRG ai sensi dell’art. 5, comma 5 della LR 28/1999, per l’insediamento di medie e grandi strutture di vendita su aree private, ha messo in fibrillazioni numerosi commercianti del territorio comunale. La vicenda della realizzazione del centro commerciale in contrada Zacchita sta infatti preoccupando i negozianti locali che temono l’arrivo di questa struttura, in una situazione già non florida per il settore. E così si sono dati appuntamento venerdì sera presso il cine tetro “Santa Caterina” per discutere della problematica ed allo stesso tempo lanciare l’invito ai consiglieri comunali ad avviare un’ attenta riflessione prima della trattazione del punto all’ordine del giorno. Presenti all’incontro il presidente della Confesercenti di Siracusa, Arturo Linguanti e con il direttore Salvatore Failla, il parlamentare regionale dell’Mpa, Pippo Gennuso, gli assessori provinciali Franco Latino e Silvio Di Pietro, l’ex assessore provinciale Tino Di Rosolini, l’assessore comunale allo sviluppo economico Maria Concetta Immolo, nonché diversi consiglieri comunali. Nel loro intervento i rappresentanti della Confesercenti aretusea , hanno elencato una serie di ricadute negative che la nascita del grosso centro porterebbe ai piccoli commercianti della città, alcuni dei quali sarebbero costretti alla chiusura ed allo stesso tempo reiterato l’invito agli amministratori e consiglieri comunali di riflettere bene prima di fare delle scelte in quanto, in caso di voto favorevole, si corre il serio rischio di far morire i commercianti della città i quali stanno già stanno attraversando un momento di profonda crisi. Data la presenza di politici in sala non sono mancati momenti di attrito tra loro, in particolare tra l’onorevole Pippo Gennuso, schieratosi sin dall’inizio a fianco dei commercianti locali, e l’ex assessore provinciale del Pdl Tino Di Rosolini. Gennuso quindi ha evidenziato come i piccoli e medi commercianti devono essere salvaguardati in quanto costituiscono la spina dorsale dell’economia locale perché con le loro attività economiche prevalentemente di tipo familiare mantengono in vita un virtuoso meccanismo economico cittadino immettendovi sovente consistenti risorse finanziarie. Di Rosolini dal canto suo ha fatto rilevare che Comuni viciniori, come quello di Ispica si sono attrezzati per l’insediamento di grossi centri commerciali, quindi andando praticamente a vanificare la battaglia dei commercianti locali. L’assessore Maria Concetta Immolo ha voluto rimarcare l’impegno dell’Amministrazione Comunale a valutare le esigenze dei commercianti locali per trovare eque soluzioni. E alla fine oltre all’invito ai consiglieri a non trattare l’argomento se non prima, di avere svolto degli incontri tra le parti interessate per trovare delle soluzioni che possano accontentare tutti e tra queste la possibilità di inserire nelle zone D6, destinate alla attività commerciali di grandi superfici, anche le tipologie distributive delle zone D5 destinate agli esercizi commerciali al dettaglio di vicinato e medie strutture.
Giuseppe Lorefice
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