Nel corso della giornata di ieri 16 ottobre i Carabinieri della Compagnia di Noto hanno posto in essere un articolato servizio di controllo del territorio nell’ambito del Comune di Rosolini finalizzato alla prevenzione dei reati, con particolare riguardo al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti. Raccogliendo le segnalazioni di alcuni cittadini che hanno riferito di insoliti via vai di persone in alcune zone del paese, i Carabinieri hanno organizzato un mirato servizio con personale in uniforme supportato da militari in abiti civili, ponendo in essere una serie di mirate perquisizioni finalizzate alla ricerca di sostanze stupefacenti.
Nello specifico, nel corso del pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Rosolini, coadiuvati da personale dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Noto, hanno tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti Adamo Giorgio, classe 1980, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia, in quanto trovato in possesso di 125 grammi di marijuana.
Nel corso di perquisizione presso il suo domicilio, Adamo Giorgio spontaneamente consegnava ai militari un involucro in cellophane contenente circa 18 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana, che nascondeva all’interno dell’armadio della sua camera da letto, nonché un coltellino a punta tonda intriso della medesima sostanza.
Ritenendo che l’arrestato potesse detenere ulteriore stupefacente, i Carabinieri procedevano ad approfondita perquisizione rinvenendo, all’interno di un vecchio forno in disuso collocato sul terrazzo dell’abitazione, un sacchetto in rete contenente ulteriori 3 involucri di cellophane con all’interno altra sostanza stupefacente del tipo marijuana per un peso complessivo di 107 grammi. Veniva inoltre rinvenuto un bilancino elettronico di precisione e circa 6 grammi di mannite, una sostanza di colore bianco facilmente riducibile in polvere e solitamente utilizzata per “tagliare” la sostanza stupefacente. Il tutto è stato sottoposto a sequestro in attesa di esperire le analisi di laboratorio del caso.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva tradotto presso la propria abitazione al regime degli arresti domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il tribunale di Siracusa.
I Carabinieri continueranno a prestare la massima attenzione allo specifico settore organizzando periodicamente analoghi servizi preventivi e repressivi.