Pachino, 30 settembre 2015- La sfrontatezza del sindaco Roberto Bruno di fronte all’evidenza è un insulto a tutti i cittadini. Le sue parole di apparente serenità nel rassicurare la città riguardo alla legalità degli affidamenti, tralascia cose molto importanti.
Il sindaco Bruno, ad esempio, non dice che l’Autorità Nazionale Anticorruzione non ha solo chiesto i dovuti chiarimenti riguardo all’affidamento del servizio idrico e fognario, ma che ha chiesto di visionare “tutti i contratti di appalto di servizi e forniture stipulati a seguito di procedure di affidamento diretto, il relativo valore economico, le imprese affidatarie, i relativi ribassi, a partire da gennaio 2014 ad oggi”.
Inoltre l’Anac chiede che nello stesso file Excel “dovranno essere riportati-a parte- anche gli appalti per i quali siano state disposte proroghe ovvero rinnovi o ripetizioni di servizi analoghi o siano stati oggetto di provvedimenti con cui sia stato prolungato il termine contrattuale di esecuzione”.
Una richiesta così ampia e precisa, evidentemente, dimostra che l’azione amministrativa del sindaco Bruno non è esattamente limpida come egli vuole fare credere. Ma che, anzi, non solo l’Anac approfondirà l’appalto segnalato, ma vuole vederci chiaro in tutte le altre procedure che riguardano l’erogazione dei servizi.
Consiglierei quindi al sindaco Bruno di iniziare a preoccuparsi e, se ha un briciolo di buon senso, di dimettersi, piuttosto che di sindacare sull’azione politica altrui. In quanto Deputato Regionale è mio dovere salvaguardare il mio territorio in ogni suo aspetto e valorizzarne le possibilità ancheattraverso l’azione politica a Roma, come sto facendo in questi giorni, oltre che Palermo. Non tocca al sindaco Bruno decidere dove io debba recarmi e a cosa debba prestare la mia attenzione. Faccia in fretta, piuttosto, a fornire i dati richiesti dall’Anac e a chiarire la sua posizione, che traballa in maniera evidente.
On. Giuseppe Gennuso