Il provvidenziale intervento è dell’altro ieri quando i Carabinieri della Stazione di Pachino hanno tratto in arresto in flagranza dei reati di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona Armenia Michele, classe 1971, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia.
Nella circostanza, nel primo pomeriggio dello stesso giorno, una donna, con voce tremula e particolarmente impaurita, ha chiamato il numero di emergenza 112 richiedendo l’intervento di una pattuglia poiché il fratello l’aveva chiusa in casa insieme all’anziana madre impedendo ad entrambe di uscire. Immediatamente giungevano sul posto i militari della Stazione Carabinieri di Pachino i quali, presi contatti con la richiedente, effettivamente accertavano che le tre porte che consentivano l’accesso all’abitazione erano state chiuse con dei lucchetti. Pertanto, con l’ausilio di personale dei vigili del Fuoco, si provvedeva alla rottura di un lucchetto al fine di accedere in casa.
Avuto accesso in casa, i Carabinieri constatavano che anche le finestre erano state tutte chiuse con un lucchetto e sigillate con del nastro isolante su cui l’arrestato aveva apposto la sua firma al fine di verificare se le stesse venissero aperte. Riportate con non poca fatica alla calma la donna e l’anziana madre quasi ottantenne, i Carabinieri si ponevano immediatamente alle ricerche di Armenia Michele rintracciandolo dopo pochi minuti in un bar poco distante dall’abitazione mentre consumava una bevanda alcolica: lo stesso aveva con sé le chiavi di tutte le porte e di tutti i lucchetti presenti in casa e, alla vista dei militari, ha assunto comportamenti come se nulla stesse accadendo.
Accompagnata presso il Comando Stazione di Pachino, la donna raccontava ai Carabinieri di essere vittima di maltrattamenti da circa tre mesi e di non aver mai avuto il coraggio di denunciare il fratello poiché sperava in un suo ravvedimento. Una relazione sentimentale non vista di buon occhio la causa scatenante dei comportamenti violenti dell’uomo il quale, abitando unitamente alla sorella ed all’anziana madre, era arrivato a picchiare la sorella anche nel sonno per dissuaderla dal frequentare l’uomo a lui non gradito. La donna ha raccontato che l’escalation di comportamenti violenti ha raggiunto l’apice lo scorso martedì quando il fratello ha iniziato a bloccare porte e finestre ogni qualvolta usciva di casa al fine di impedirle di muoversi e di poter uscire di casa.
La donna, tranquillizzata e riportata alla calma, veniva messa in contatto con un centro antiviolenza ed antistalking per ricevere assistenza psicologica e legale. I Carabinieri continueranno a seguire la vicenda.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Al riguardo si riporta una dichiarazione del Col. Luigi Grasso “un ennesimo caso di violenza domestica, una situazione gravissima che i Carabinieri della Stazione di Pachino sono riusciti ad affrontare grazie anche alla volontà delle vittime di rivolgersi alle forze dell’ordine e di denunciare. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno drammatico che si può contrastare solo con un lavoro quotidiano condiviso e diversificato. L’Arma dei Carabinieri impiegherà ogni risorsa per farlo”