La Società operaia di mutuo soccorso “Garibaldi”, nell’ambito delle manifestazioni per il 150° anniversario dalla fondazione, ha ospitato sabato sera la presentazione del libro “Brani d’identità. Atti e testimonianze storiche della collettività ispicese” a cura di Corrado Monaca, pubblicato dalla casa editrice Prova d’Autore.
Ne hanno discusso con l’autore: lo storico e giornalista Giovanni Criscione, Andrea Corvo docente universitario di Diritto internazionale, lo studioso di storia locale Francesco Fronte e la etnoantropologa Grazia Dormiente. Un pubblico attento e numeroso ha fatto da cornice alla serata che si è conclusa con gli interventi di Giovanni Avola segretario provinciale della Cgil, Giuseppe Burgio già imprenditore edile e oggi poeta vernacolare, e i ringraziamenti del presidente della società operaia Natale Corallo.
Corrado Monaca, ambasciatore del Movimento Azzurro per i rapporti con i Paesi dell’Est europeo e i Paesi delle coste africane del Mediterraneo, ha saputo dare al libro un’impostazione originale.
La seconda parte, infatti, contiene il saggio “Un risveglio di responsabilità collettiva”. Il titolo è già un’esortazione alla politica e alle parti sociali a riprendere in mano il timone, a superare diffidenze e differenze reciproche e a collaborare in vista di obiettivi comuni. Monaca vi rievoca la sua esperienza di progettista agli inizi degli anni Settanta, quando grazie alla lungimiranza di sindaci e amministratori e al fronte comune di maggioranze e opposizioni innanzi al bene della collettività, si progettarono e realizzarono importanti infrastrutture per il territorio. All’epoca gli uffici tecnici comunali non erano in grado di redigere progetti cantierabili per infrastrutture complesse. Monaca, in qualità di collaboratore del Centro Studi Impianti Assistenza Sportiva – una struttura tecnica del Coni sorta dopo le Olimpiadi di Roma del 1960 per la realizzazione di infrastrutture sportive – venne loro in aiuto redigendo le tavole tecniche dei particolari costruttivi che consentirono di progettare e realizzare impianti sportivi in tutta la Sicilia grazie ai fondi per le aree montane depresse.