Nel corso del pomeriggio, a Noto, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Noto hanno tratto in arresto per i reati di tentato omicidio, porto e detenzione illegale di armi comuni da sparo ed alterazione di armi, Gulizia Paolo, netino classe 1955, con precedenti di polizia e Porto Salvatore, catanese classe 1966 con precedenti di polizia.
I due uomini si erano dati appuntamento per le ore 11:30 circa nei pressi di un chiosco per la vendita di frutta e verdura adiacente alla villa comunale di Noto al fine di chiarire problematiche personali tra di loro.
Fin da subito l’incontro ha assunto toni molto accesi, degenerando ben presto in una violenta lite. All’improvviso Gulizia Paolo ha estratto una pistola esplodendo due colpi in direzione di Porto Salvatore il quale si è accasciato al suolo dopo essere stato colpito di striscio alla tempia. Dopo alcuni attimi Porto si è rialzato e, avvicinatosi alla propria autovettura, ha preso una pistola esplodendo un colpo in direzione di Gulizia Paolo il quale è stato attinto all’addome e ad una gamba. Prontamente soccorso dal figlio allertato dai presenti, Gulizia è stato trasportato presso il pronto Soccorso dell’Ospedale di Noto e da qui all’Ospedale Umberto I di Siracusa ove si trova tuttora ricoverato non in pericolo di vita.
Giunti sul posto, i Carabinieri hanno immediatamente avviato le attività investigative del caso, effettuando i rilievi tecnici sul luogo dei fatti e rinvenendo la pistola utilizzata da Porto Salvatore il quale è stato accompagnato presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Avola per ricevere le cure del caso a seguito della lieve ferita riportata alla tempia.
Dopo aver riscostruito la dinamica dei fatti ed aver visionato i filmati di alcune telecamere presenti in zona, i Carabinieri hanno dichiarato in stato di arresto entrambi gli uomini. Porto Salvatore, espletate le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mentre Gulizia Paolo verrà piantonato presso l’ospedale Umberto I di Siracusa.