Il movimento civico “Insieme si può fare” intende svolgere una forte azione di sensibilizzazione verso tutte le istituzioni politiche locali circa alcuni aspetti che riguardano la rifunzionalizzazione della rete ospedaliera che vede penalizzato l’Ospedale “G. Trigona” di Noto.
Il movimento si pone in totale disaccordo circa lo spostamento di ulteriori reparti presso la struttura ospedaliera di Avola, è pertanto necessaria una richiesta di rimodulazione dell’attuale assetto indicato dall’Assessorato regionale alla sanità. Qualora tale richiesta non venisse accolta, è necessario procedere all’immediato ricorso al Tar per bloccare il decreto di rifunzionalizzazione della rete ospedaliera che, così come è stato posto, penalizza i cittadini della zona sud e pone in serio pericolo il diritto alla salute di una popolazione di oltre 100mila abitanti. Ricorso al Tar anche per impugnare l’attuale bando pubblicato dall’Asp, il quale prevede l’insistenza di soggetti privati a Noto, con la sola partecipazione alla gara di cliniche della provincia di Siracusa.
<<Ogni scelta passata che ha portato all’attuale determinazione in merito alla dislocazione dei reparti verso il complesso di Avola – ha detto il Presidente di “Insieme si può fare”, Giuseppe Cannazza – è solo conseguenza di una scarna e debole azione politica netina, incapace di influenzare le scelte dell’Assessore regionale che, nel caso del Trigona, ha tralasciato nella decisione ogni importante approfondimento di natura tecnica privilegiando l’indirizzo dettato dalla politica avolese, sicuramente più influente. Auspicando che cessi immediatamente ogni tipo di propaganda politica, vogliamo vedere immediatamente concretizzarsi una azione forte dell’intero consiglio comunale, il quale ha il dovere di incaricare il Sindaco di difendere in ogni sede il nostro diritto alla salute>>.