PALERMO – “L’apertura del liceo classico Gargallo di Siracusa in occasione della Giornata del Fai ha messo a nudo uno dei tanti altarini dei Lavori pubblici in provincia di Siracusa. Ma che fine hanno fatto i soldi stanziati per ristrutturare la scuola?”
A sollevare la questione è il parlamentare all’Ars, Pippo Gennuso che adesso vuole vederci chiaro sulla mancata ristrutturazioni di uno degli edifici scolastici più antichi d’Italia. Il deputato siracusano intende capire come sono stati spesi i soldi da parte della Provincia Regionale e se oltre ai due milioni di euro stanziati quale prima trance, ne sono stati spesi altrettanti, accendendo un mutuo. “Migliaia di cittadini siracusani, soprattutto tantissime generazioni di studenti sono rimasti esterrefatti nel vedere il vecchio Gargallo in condizioni pietose. Sapevamo – almeno così avevano dichiarato negli anni gli amministratori dell’epoca – che i lavori di ristrutturazione del liceo dovevano essere completati con un intervento che spettava al Comune, per la parte degli arredi. Spudorate bugie perchè ci si è trovati di fronte ad una struttura incredibilmente fatiscente. Soltanto qualche muro realizzato con i forati e poi pochissime tracce di lavori di ristrutturazione. Voglio sapere che fine hanno fatto i soldi stanziati per il liceo classico – aggiunge Gennuso – e non sono il solo a chiederlo. La stessa domanda se la pongono migliaia di siracusani. Voglio capire se oltre la prima tranche del finanziamento, si è utilizzato altro denaro accedendo ad un mutuo di 2 milioni di euro. Sulla vicenda chiederò conto al governo della Regione con un’apposita interrogazione parlamentare all’assessorato ai Lavori pubblici. Credo che sui lavori, a mio avviso, in minima parte eseguiti, serva la lente d’ingrandimento pure della magistratura per capire come è stato speso il denaro dei contribuenti”.
PALERMO, 24 marzo 2015
UFFICIO STAMPA
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