PALERMO – “Per le schede elettorali delle regionali del 2012, sono stato gravemente danneggiato. E oltre a chiedere il risarcimento del danno al Ministero della Giustizia, sarò parte civile al processo penale, contro il presunto responsabile che aveva in custodia i plichi nell’archivio del tribunale di Siracusa”. Ad affermarlo è il parlamentare all’Ars, Pippo Gennuso che aggiunge: “ Se i miei colleghi si sentono danneggiati per le schede che sparirono al palazzo di Giustizia di Siracusa per un fantomatico allagamento, nel novembre del 2013, io ritengo di essere stato massacrato per due anni, rincorrendo verità e giustizia poi arrivata con una sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa che ha ordinato la ripetizione del voto in 9 sezioni, tre a Rosolini e 6 a Pachino. Già da tempo – prosegue Gennuso – ho dato mandato ai miei legali di costituirmi parte civile, in quanto parte offesa nel procedimento contro l’impiegato del tribunale, Cosimo Russo, rinviato a giudizio e finito sotto processo. In sede civile, invece, avanzeremo richiesta di risarcimento danni al Ministero della Giustizia, perché per 24 mesi, il seggio che mi spettava legittimamente, è stato occupato abusivamente da uno dei parlamentari che oggi paradossalmente vorrebbe essere risarcito. Oltre a subire un grave torto – conclude Gennuso – è stata lesa la mia onorabilità e la mia immagine. E tutto non può concludersi con un semplice colpo di spugna”.
PALERMO, 4 febbraio 2015
UFFICIO STAMPA
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