Palermo, 8 gennaio 2015: Nel mese di settembre è stato chiuso il ponte sul fiume Cassibile per la sua demolizione, ricostruzione e riapertura al traffico, che doveva avvenire entro il 14 dicembre 2014, invece i lavori non solo non si sono conclusi ma non sono mai neanche iniziati. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS, che sull’argomento ha presentato l’interrogazione parlamentare n.2577 del 26 novembre 2014.
La chiusura del ponte, che è in assoluto stato di degrado e che non potrà mai essere consolidato, ha causato, e continua a causare, danni gravissimi ed irreversibili agli agricoltori e ai cittadini che risiedono fra Cassibile ed Avola.
Data l’assoluta vetustà del ponte, ha proseguito l’On. Vinciullo, che già aveva posto il problema quando era assessore alla Protezione Civile di Siracusa, assodata l’impossibilità di metterlo in sicurezza, considerato che il Genio Civile, attraverso studi pluviometrici, aveva rappresentato più volte il rischio che il ponte possa essere, in qualsiasi momento, trascinato a mare da una piena del fiume Cassibile a causa della ristretta sezione idraulica, l’ANAS, correttamente, aveva presentato, approvato e finanziato un progetto che prevedeva la demolizione dell’attuale ponte e la realizzazione di uno nuovo che, allargando la luce sottostante, avrebbe dato la possibilità alle acque del fiume in piena di scorrere serenamente e tranquillamente.
Approvato il progetto e finanziata l’opera, la Sovrintendenza ha ritenuto che il ponte, non consolidabile, non vada abbattuto ma conservato, prevedendo una limitazione di carico in una zona in cui, invece, i camion notoriamente non trasportano rose, cioè materiale leggero.
In una riunione tenutasi in Prefettura, l’ANAS non ha, con la dovuta attenzione, prospettato alla Sovrintendenza il rischio duplice, sia dal punto di vista idraulico che per l’eccessivo carico, e tutti si sono accontentati di una soluzione pasticciata, che di qui a qualche mese ci vedrà piangere qualche morto e gridare allo scandalo perché i soldi pubblici sono stati sprecati inutilmente.
La vicenda del ponte sull’Agrigento - Palermo dovrebbe far riflettere un po’ tutti, e sopratutto i vertici dell’ANAS, che da un pò di tempo, mi pare di capire, una non riescono più ad azzeccarla.
Per questo motivo, ha continuato l’On. Vinciullo, chiedo al signor Prefetto, alla luce di quanto successo recentemente, di riconvocare Sovrintendenza, ANAS e Genio Civile per verificare se il progetto di consolidamento sarà nelle condizioni di resistere al fiume in piena e al supercarico, dal momento che la vicenda del ponte Bailey di Siracusa ci deve spingere a ricordare e a riflettere ampiamente.
In più, sarebbe necessario sapere come e quando gli agricoltori della zona potranno utilizzare il ponte, ricordando, altresì, che l’imminente stagione estiva pone un problema anche per i tanti siracusani che devono raggiungere le loro abitazioni estive e per le attività turistiche che stanno subendo danni irreversibili.
Inoltre, sarebbe opportuno conoscere i tempi di consegna del nuovo progetto di approvazione, dal momento che forse il ponte avrà il visto della Sovrintendenza, ma difficilmente quello del Genio Civile.
E allora cosa facciamo? Rimaniamo ancora con il ponte chiuso? Metteremo a rischio l’economia anche di quella zona o saremo costretti ad agire sotto l’azione dei forconi?
Credo, ha concluso l’On. Vinciullo, che l’ANAS abbia abusato abbastanza della nostra pazienza e che non può continuare a pensare che la provincia di Siracusa possa essere impunemente trascurata.