Il parlamentare:”Sappi che la gente sceglie chi gli offre garanzie, io di giorno e non di notte sto in mezzo alla gente”
Non si è fatta attendere la risposta del parlamentare all’Ars, Pippo Gennuso, nei confronti dell’ex assessore provinciale di Siracusa, Tino Di Rosolini. Segnali di “alta tensione” politica che oggi vive la città di Rosolini. Di Rosolini in una nota inviata a Nuovo Sud, aveva preso di mira Gennuso, reo di aver chiesto un’ispezione della Regione all’Ufficio tributi del Comune, per presunte irregolarità. Questa mattina il deputato gli risponde a tono.
“Caro ex Assessore – afferma Gennuso – vederti in opera con tanta ipocrisia, alla corte di furbetti e commissari straordinari , aumenta in me la già consolidata opinione sul declino ( qualora nel passato ci sia stata un’ ascesa ) del tuo emisfero politico. Prima ti abbiamo visto scodinzolare nell’allora Pdl al servizio della deputata Stefania Prestigiacomo, ora con la frangia traditrice di Forza Italia, il Nuovo Centro destra ed a fianco del deputato siracusano Vincenzo Vinciullo. Proprio perché deputato per la terza volta, nonché fresco del consenso nelle 9 sezioni con quasi il 70 % del consenso, dunque eletto e non nominato, capisco benissimo le cose che dico quando parlo, stanne più che certo caro Di Rosolini. La gente capisce bene quando parliamo, sanno giudicare chi si presenta per farsi rappresentare, e scelgono sempre chi offre loro garanzie certe, sull’affidabilità e sulle capacità dimostrate sul campo del lavoro e nella gestione d’impresa. Ma soprattutto sulla capacità di saper essere utile a se stesso, precondizione per essere capace di rappresentare i bisogni della gente. A proposito di furbetti e commisari. Il furbetto con le unghie da rapace ed il cuore di uno zingaro, deve sapere che prima di tutto è un umile servitore del popolo rosolinese, con l’obbligo di porsi sempre con rispetto ed educazione, cercando di evitare commistione tra il suo operato quale soggetto dipendente di un Ente pubblico e le velleità politiche di qualche suo amico. Sull’operato del furbetto di cui tu ti stai erigendo a paladino ( chissà con quale scopo) non puoi sindacare ne tu ne tantomeno io, proprio perchè deputato per la terza volta, ti informo che ci sarà chi giudicherà proprio su tale operato, nel rispetto delle regole democratiche. A proposito del Commissario, beh, il buon Presidente Crocetta tra i tanti validissimi dirigenti del servizio ispettivo poteva mandarci qualcuno con caratteristiche diverse di quelle in possesso del buon dottor Gagliano. Il Commissario Gagliano a parte essere una serissima persona nonché un glaciale burocrate, ha dimostrato in parecchie circostanze che proprio questo ruolo non lo avrebbe voluto svolgere mai. Gestire la cosa pubblica di una comunità come quella rosolinese, rappresenta sempre un grande motivo di orgoglio, soprattutto quando questo ruolo può essere esercitato scevro da qualsiasi condizionamento politico. Vedere Rosolini in queste condizioni – prosegue Gennuso – senza una modesta programmazione a breve termine di tutto ciò che deve essere fatto per una comunità, veramente mi fa stare male. Vedi caro Di Rosolini, le tue domande ci pongono entrambi distanti anni luce, perché l’approccio con i problemi connessi nel gestire attività complesse, per me rappresentano un motivo di orgoglio per sprigionare forza e lavoro e riuscire ad essere utile ad ogni costo. Tu caro ex assessore hai gestito ben poco se non il tuo amatissimo scavalca ferrovia, lasciando la strada provinciale Rosolini – Pachino come una trazzera, altro che “atteggiamento da sfasciacarrozze” dovere tenere al cospetto di così tale scempio, ci voleva ben altro per bloccare così tanta ostinatezza nel perseguire tale opera. A tal proposito voglio chiarire, una volta per tutte, la mia “incoerenza” nella fattispecie cavalca ferrovia.
I miei concittadini sappiano che il sottoscritto ha votato la variante al PRG con l’allora Amministrazione Savarino per far uscire dallo stallo di quasi un trentennio l’opera, per poi trovare una soluzione progettuale più consona al contesto urbano. Ma la regia scellerata del suo fautore principale, ha voluto che restasse li in quel contesto (e chissà per quale motivo oscuro ? ), che tanto nocumento porterà alle generazioni future. A proposito di tributi, i costi abnormi della raccolta dei rifiuti solidi urbani, sappi che possono essere contenuti solo attraverso una gestione certosina del servizio. Il Comune di Rosolini possiede risorse umane e competenze per gestire al meglio le attività connesse al trattamento dei rifiuti, ma è anche vero, che è necessario che queste vengano stimolate da chi ha responsabilità di governo della città.
Caro Di Rosolini il cronista di città lo faccio perché sto in mezzo alla gente di Rosolini, di giorno e non di notte, e soprattutto quando lavora, raccogliendone sempre gli stati d’animo, dando loro solidarietà, ed offrendo la mia esperienza prodicandomi a trovare soluzione ai loro problemi. Caro Tino io lavoro, ascolto ed incontro la gente, la tua demagogia ipocrita ha fatto il suo tempo”.