Rosolini – Le dimissioni del Presidente, del Vice Presidente e di otto componenti la Consulta Comunale delle Politiche Giovanile in questi giorni hanno innescato tutta una serie di polemiche tra gli stessi e gli amministratori comunali ma allo stesso tempo generato tanta confusione. A cercare di fare chiarezza, nel corso di una conferenza stampa, il presidente dimissionario Luigi Armeri, il consigliere Alessia Adamo, anche lei dimissionaria ed il Segretario in carica Damiano Micieli. “ Noi –ha esordito subito Armeri – come Consulta, siamo stati sin dall’insediamento un gruppo compatto, un gruppo che non si è tinto di un solo colore ma eterogeneo in tutte le sue espressioni. Il nostro impegno nella Consulta non è stato dato, come qualcuno vorrebbe insinuare, per fini politici ma perché giovani che credono nei giovani e nelle loro potenzialità. Da qui le nostre dimissioni, proprio per evitare strumentalizzazioni inutili”. Soffermandosi proprio sulle dimissioni sue e quelle del Vice, Pietro Vindigni, Armeri ha precisato: “Le nostre dimissioni vogliono rappresentare una protesta nei confronti degli amministratori ed allo stesso tempo attira l’attenzione su di noi, sulla Consulta, quell’attenzione che è venuta meno da parte loro sin dal nostro insediamento. Siamo stati bistrattati e lo dimostra il fatto che in qualsiasi decisione adottata in favore dei giovani della città noi non siamo stati interpellati . Abbiamo elaborato dei progetti che non sono stati presi nemmeno in considerazione. Per con parlare – ha concluso Armeri- della figura del Presidente che in questo lasso di tempo è stata denigrata, forse perché ricoperta da un giovane, figlio di un personaggio politico che è di opposizione all’esecutivo”. Anche Alessia Adamo è stata molto critica nei confronti degli amministratori comunali, ed in modo particolare nei confronti dell’assessore alle Politiche Giovanili Santocono, poco attenti alle esigenze della Consulta . Riferendosi alle insinuazioni che trapelano cerca le dimissioni strumentalizzate, afferma: “ Le nostre dimissioni non sono frutto di strumentalizzazione politica anche se diversi facciamo parte del gruppo dei Giovani Democratici. Il nostro impegno nella Consulta è dovuto in quanto espressione di gruppi giovanili diversi, quali associazioni, parrocchie ecc. Quindi nessun nesso con la politica che non è entrata mai a far parte della Consulta”. Damiano Micieli, Segretario non dimissionario, dopo avere espresso solidarietà ai colleghi dimissionari, ha posta la sua attenzione alle manifestazioni estive programmate dall’Amministrazione Comunale. Il segretario nel garantire l’apporto dei membri della Consulta, ha evidenziato come trattasi di progetti non fedeli a quelli presentati dai giovani ed in modo particolare sotto l’aspetto economico. “Sono progetti – ha detto – da noi ideati ma affidati ad altri con un innalzamento dei costi”. Dichiarazioni che lasceranno il segno e che non mancheranno di provocare altre reazione soprattutto da parte degli amministratori comunali direttamente chiamati in causa.
Giuseppe Lorefice