È stato trasmesso il 24 novembre scorso al Comune di Ispica dall’Ingegnere Vincenzo Arancio il progetto definitivo del Piano attuativo della zona D2-2 del Piano Regolatore Generale per la realizzazione dell’area per gli Insediamenti Produttivi (PIP), che già ieri è stato inviato all’Ufficio del Genio Civile di Ragusa per il prescritto parere di cui all’articolo 13 della legge 64 del 1974.
Si avvia, pertanto, a concreta realizzazione la zona artigianale ispicese, il cui progetto urbanistico prevede una superficie territoriale di 122.745 metri quadri ed un totale di 70.571 metri quadri di superficie fondiaria da destinare ad Unità produttive locali, pari a circa il 55% della richiesta totale, corrispondente certamente e verosimilmente al fabbisogno iniziale del settore produttivo locale per il prossimo quinquennio.
La zona è stata localizzata in contrada Garzalla, dal punto di vista logistico-funzionale, risulta di notevole pregio in quanto si trova in posizione centrale e strategica rispetto a diverse arterie di grande comunicazione, quali la strada provinciale Ispica-Pozzallo che la collega con il porto di Pozzallo, la strada comunale Ispica-Mare che la collega alla zona turistica-balneare, con le quali confina, la strada Statale S.S.115 Sud Occidentale Sicula che passa ad un chilometro di distanza sia rispetto alla linea ferroviaria Siracusa-Modica-Canicattì, che dista circa 500 metri dalla stazione di Ispica-scalo, sia rispetto all’asse autostradale Siracusa-Gela che prevede un casello di ingresso-uscita a circa 3 chilometri di distanza, arteria che collega l’area artigianale con gli aeroporti di Catania e Comiso.
Il progetto è basato su un’arteria dorsale con andamento nord-sud parallela alla strada provinciale Ispica Pozzallo, che si diparte dalla strada comunale Ispica-Mare e termina sulla parte della vecchia strada Ispica-Pozzallo, a pochi metri dallo sbocco di questa sull’attuale strada provinciale Ispica Pozzallo, dove tra l’altro è in corso di realizzazione da parte della Provincia Regionale di Ragusa una rotatoria per disciplinare il traffico in corrispondenza di un incrocio importante.
Il piano è costituito essenzialmente da otto isolati serviti da una viabilità di piano a maglia rettangolare che si sviluppa attorno ad un’area centrale adibita a centro direzionale e servizi generali.
Il dimensionamento dei lotti è caratterizzato da un’ampia scelta e flessibilità di superfici, in linea con quanto scaturito dalle richieste pervenute da parte delle imprese locali.
Il tipo di aggregazione prescelta è quello a lotti singoli, per i lotti di dimensioni maggiori, ed a lotti accoppiati a due a due con edificazione in aderenza su un lato comune per i lotti di dimensioni più piccole, per i quali non sarebbe stato possibile utilizzare altrimenti l’area in relazione al rapporto di copertura massimo conseguibile.
E’ prevista anche un tipo di aggregazione seriale in linea per lotti inferiori al minimo di 600 metri quadri, nascente dall’obiettivo di contenimento dei costi di assegnazione, costruzione e gestione, riservate alle attività di piccolo artigianato caratterizzate dalla semplificazione dei requisiti geometrico-dimensionali degli spazi richiesti.
Il sindaco Piero Rustico e l’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Mozzicato, a margine dell’avvenuta trasmissione del Piano, si sono vivamente complimentati con l’Ingegnere Arancio per l’eccellente lavoro di progettazione svolto.
“Con l’acquisizione, da parte del Comune, del progetto definitivo del Piano attuativo per la realizzazione dell’area PIP, Ispica dispone finalmente di questo fondamentale strumento urbanistico, che consentirà alle aziende artigiane presenti sul territorio di espandersi e crescere, dando positivo impulso, in generale, all’economia cittadina” ha dichiarato l’assessore Mozzicato.
Grande soddisfazione ha espresso anche il sindaco Rustico: “Lo sviluppo della zona artigianale della nostra città prende definitivamente corpo. Questo traguardo raggiunto ci ripaga degli anni di grande impegno occorsi per dotare Ispica di una zona destinata agli insediamenti produttivi moderna e adeguata alle esigenze delle maestranze locali che, ne sono certo, sapranno guardare con rinnovata fiducia al loro futuro lavorativo ed economico”.