Ispica un comune da salvare!
Ispica comune fuorilegge: per la Corte dei Conti c’è danno erariale.
Qui non è più questione di politica, ma solo di legalità ed onestà.
Certi amministratori farebbero meglio a fare un passo indietro e chiedere scusa alla città per l’incalcolabile danno arrecato all’economia dei cittadini ispicesi.
Perché vi ostinate ancora a (dis)amministrare con arroganza ed incompetenza? Per quale ragione state aggravando la posizione debitoria dell’ente? Perchè state coinvolgendo ignari dirigenti? Per quanti decenni volete condannare i cittadini a pagarne le conseguenze?
Per anni avete sperperato milioni di euro in feste, sagre, scempi ambientali e compari. Ripetutamente avete confezionato bilanci palesemente gonfiati e falsi con l’avallo inconsapevole (o consapevole?) di funzionari, revisori dei conti ed (e)sperti. Non contenti di ciò continuate con la vostra concezione di politica fatta di minacce e ingiustizie (è notizia di questi giorni lo sciopero della fame intrapreso dalla famiglia Milana sui fatti riguardanti il chiosco della piazza) cercando di buttare fango su chi ha operato nel rispetto della legalità, della trasparenza, tutelando e difendendo i veri bisogni dei cittadini.
Oggi la Corte dei Conti, chiedendo una serie di atti conseguenti alla dichiarazione del dissesto, ha informato il comune di Ispica del presunto danno erariale causato dagli amministratori.
Cos’altro volete che accada? Cos’altro deve ancora subire questo paese stanco, deluso e martoriato da tasse indecenti e servizi pubblici scadenti? Non vi rendete conto che più vi muovete più affondate?
E come se questo non bastasse, i nostri amministratori bancarottieri senza colpo ferire, con un atteggiamento che definire incosciente è dir poco, hanno chiesto un ulteriore mutuo di € 5.187.214,62 che ancora pagheremo noi cittadini ispicesi. Cifra esagerata, scommettiamo che finisce come i famosi 12MILIONI€ del D.L. 35 per i quali è stata rilasciata dal Comune una falsa dichiarazione? Per quanto tempo ancora volete trovare sempre il comodo escamotage per poter giustificare ogni tipo di spesa?
Oggi Ispica vive nel limbo, una sorta di terra di nessuno: è fallita ma non trova la strada del risanamento. Di queste cose dovrebbe occuparsi la buona politica. Infatti come opposizione vi abbiamo sempre invitato al confronto, alla prudenza e al buon senso. Fermatevi, tornate dalle vostre famiglie, rasserenatevi e provate a chiedere ai cittadini cosa pensano e di cosa hanno bisogno.
Perché volete lasciare solo macerie sulle teste delle persone? Dopo aver distrutto una città, state distruggendo il futuro di noi giovani e delle nuove generazioni.
Prima si chiuderà questa fallimentare esperienza amministrativa, prima la città potrà serenamente affrontare le questioni più urgenti come il bilancio risanato, il PRG per troppo tempo chiuso nei cassetti, l’eliminazione delle attuali consulenze personali, la vicenda del personale dipendente, la salvaguardia dei servizi pubblici indispensabili, la restituzione di somme che ogni giorno stanno generando centinaia di migliaia di euro di interessi oppure l’irrazionalità e l’antieconomicità di un servizio di Raccolta Rifiuti secondo il quale più si differenzia più si paga.
La parte sana della società civile ha l’obbligo di unirsi per iniziare a ricostruire dalle macerie che l’attuale amministrazione ci sta lasciando.
Il Consigliere Comunale
Paolo Monaca
Ispica comune fuorilegge: per la Corte dei Conti c’è danno erariale.
Qui non è più questione di politica, ma solo di legalità ed onestà.
Certi amministratori farebbero meglio a fare un passo indietro e chiedere scusa alla città per l’incalcolabile danno arrecato all’economia dei cittadini ispicesi.
Perché vi ostinate ancora a (dis)amministrare con arroganza ed incompetenza? Per quale ragione state aggravando la posizione debitoria dell’ente? Perchè state coinvolgendo ignari dirigenti? Per quanti decenni volete condannare i cittadini a pagarne le conseguenze?
Per anni avete sperperato milioni di euro in feste, sagre, scempi ambientali e compari. Ripetutamente avete confezionato bilanci palesemente gonfiati e falsi con l’avallo inconsapevole (o consapevole?) di funzionari, revisori dei conti ed (e)sperti. Non contenti di ciò continuate con la vostra concezione di politica fatta di minacce e ingiustizie (è notizia di questi giorni lo sciopero della fame intrapreso dalla famiglia Milana sui fatti riguardanti il chiosco della piazza) cercando di buttare fango su chi ha operato nel rispetto della legalità, della trasparenza, tutelando e difendendo i veri bisogni dei cittadini.
Oggi la Corte dei Conti, chiedendo una serie di atti conseguenti alla dichiarazione del dissesto, ha informato il comune di Ispica del presunto danno erariale causato dagli amministratori.
Cos’altro volete che accada? Cos’altro deve ancora subire questo paese stanco, deluso e martoriato da tasse indecenti e servizi pubblici scadenti? Non vi rendete conto che più vi muovete più affondate?
E come se questo non bastasse, i nostri amministratori bancarottieri senza colpo ferire, con un atteggiamento che definire incosciente è dir poco, hanno chiesto un ulteriore mutuo di € 5.187.214,62 che ancora pagheremo noi cittadini ispicesi. Cifra esagerata, scommettiamo che finisce come i famosi 12MILIONI€ del D.L. 35 per i quali è stata rilasciata dal Comune una falsa dichiarazione? Per quanto tempo ancora volete trovare sempre il comodo escamotage per poter giustificare ogni tipo di spesa?
Oggi Ispica vive nel limbo, una sorta di terra di nessuno: è fallita ma non trova la strada del risanamento. Di queste cose dovrebbe occuparsi la buona politica. Infatti come opposizione vi abbiamo sempre invitato al confronto, alla prudenza e al buon senso. Fermatevi, tornate dalle vostre famiglie, rasserenatevi e provate a chiedere ai cittadini cosa pensano e di cosa hanno bisogno.
Perché volete lasciare solo macerie sulle teste delle persone? Dopo aver distrutto una città, state distruggendo il futuro di noi giovani e delle nuove generazioni.
Prima si chiuderà questa fallimentare esperienza amministrativa, prima la città potrà serenamente affrontare le questioni più urgenti come il bilancio risanato, il PRG per troppo tempo chiuso nei cassetti, l’eliminazione delle attuali consulenze personali, la vicenda del personale dipendente, la salvaguardia dei servizi pubblici indispensabili, la restituzione di somme che ogni giorno stanno generando centinaia di migliaia di euro di interessi oppure l’irrazionalità e l’antieconomicità di un servizio di Raccolta Rifiuti secondo il quale più si differenzia più si paga.
La parte sana della società civile ha l’obbligo di unirsi per iniziare a ricostruire dalle macerie che l’attuale amministrazione ci sta lasciando.
Il Consigliere Comunale
Paolo Monaca