“Il Governo Regionale e Nazionale non può rimanere sordo alle voci che si levano a tutela del patrimonio ambientale del Sud-Est Siciliano e a favore di uno sviluppo in armonia con la vocazione turistica ed eno-gastronomica del territorio.” È quanto ha ribadito la Deputata del MoVimento 5 stelle Maria Marzana con un documento indirizzato al Ministero dell’ambiente per manifestare l’assoluta contrarietà in merito alla richiesta di trivellazione, avanzata dalla società petrolifera Schulmberger, a poche miglia dalle coste dei Comuni di Vittoria, Portopalo di Capo Passero, Pachino, Noto, Siracusa, Acate, Ispica, Pozzallo, Avola, Modica, Santa Croce Camerina, Ragusa e Scicli.
Nella relazione si ribadiscono in maniera dettagliata tutti i motivi di dissenso rispetto al via libera al piano di ricerca ed estrazione di idrocarburi nell’ampia zona interessata: disastrosi danni dalla tecnica “airgun” che utilizza bombe d’aria compressa in grado di produrre onde sismiche dagli effetti disastrosi per la flora e la fauna marina, superati in natura solo da terremoti ed esplosioni di vulcani; pesanti ripercussioni anche sulla terraferma in quanto l’area di ricerca risulta essere in “Zona sismica di grado 2”; danneggiamento del litorale in questione, già interessato da forti problemi di erosione; gravi motivi di pregiudizio sulle risorse ambientali, archeologiche e naturalistiche; elevati fattori di rischio e di forte impatto per l’economia turistica e artigianale.
“Dopo aver presentato un atto parlamentare finalizzato ad evidenziare le criticità sulla costruzione della piattaforma Vega B al largo di Pozzallo – afferma la Deputata M5S – prosegue il mio impegno nella difesa del territorio e dei suoi cittadini dalle smanie di arricchimento delle società petrolifere e dalle decisioni scellerate dei nostri governanti in barba all’ ambiente, al paesaggio, all’economie locali e alle diffuse opportunità di lavoro derivanti dall’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.
Come nel caso della scongiurata realizzazione di una discarica nei pressi della Cava Grande del Cassibile, occorre fare fronte comune tra associazioni ambientaliste, di promozione turistica, degli artigiani, Amministratori locali – molti dei quali hanno già approvato delibere di contrarietà all’istanza – e tutti i cittadini che esprimono dissenso a nuove trivellazioni ed hanno a cuore la salvaguardia del nostro territorio, un patrimonio irripetibile, che non può essere soggetto a deturpazione.
Nei confronti di questa ennesima istanza di trivellazione ci aspettiamo una ferma e chiara posizione anche da parte della Regione Siciliana, dove alla guida dell’Assessorato Ambiente e Territorio ora compare l’ex Consigliere di Rosolini Piergiorgio Gerratana, che ha già dichiarato di agire in piena libertà rispetto alle linee guida da seguire e di volersi occupare della tutela delle coste e dell’ambiente. Attendiamo urgentemente che alle sue parole seguano atti concreti: le bellezze e la vocazione del territorio del Val di Noto, conclude Marzana, va preservata dagli appetiti dei petrolieri e da una classe dirigente miope.