Palermo, 17 agosto 2014 – In quest’ultimi mesi, inermi, stiamo assistendo all’abbattimento e alla decimazione di numerosi allevamenti,disposti dall’Assessorato della Salute, conseguenti agli accertamenti effettuati dai servizi veterinari delle singole AA SS PP e ciò perché nelle nostre stalle si sono riscontrate malattie trasmissibili, in modo particolare la brucellosi. Lo dichiara l’On. Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della Commissione ‘Bilancio e Programmazione’ all’ARS.
Purtroppo, la malattia é trasmissibile e si combatte,solo, con l’abbattimento di tutti i capi di bestiame, anche di quelli appena nati. La conseguenza più immediata è, pertanto, il fallimento delle aziende agricole, gestite dagli stessi incolpevoli allevatori che, così, vengono privati, insieme alle proprie famiglie, della fonte primaria di sostentamento.
Infatti, la Regione indennizza con una somma del tutto insufficiente, i proprietari dei capi abbattuti rimborsando loro meno di un sesto del valore del capo macellato o incenerito. La Regione Siciliana non può continuare a rimanere indifferente di fronte a questa vera e propria strage di bovini e quindi occorre agire immediatamente affinché queste imprese agricole possano continuare ad operare e per almeno due motivi:
– il primo è che le altre Regioni si sono, già da tempo, attrezzate per contenere l’effetto di questi abbattimenti, implementando il contributo agli allevatori, con la conseguenza che si é venuta a creare una anomala ed ingiusta nonché ingiustificata disparità di trattamento tra regioni italiane a danno sempre dei nostri allevatori che non possono fare fronte alle spese per ricostituire le stalle, cioè acquistare i nuovi capi di bestiame per ritornare a produrre reddito
– il secondo è che la responsabilità della diffusione di queste epidemie grava sulla Regione Siciliana che non riesce a vigilare al fine di evitare che queste pandemie si diffondano nel territorio siciliano. Un mio emendamento che stanziava risorse per ricostituire gli allevamenti é stato bocciato, ma con l’inizio dei lavori a settembre bisogna,con un disegno di legge organico che sto già predisponendo, trovare le risorse necessarie per salvare la zootecnia siciliana.
On. Prof. Vincenzo Vinciullo