Rosolini – L’ennesimo rinvio, il quarto, della discussione sul bilancio di previsione 2010 ha scatenato tutta una serie di polemiche soprattutto tra le forze di minoranza. La seduta di aggiornamento fissata per le ore 20 di giovedì 17 giungo non è risultata valida per mancanza del numero legale. La Presidente Calvo, infatti, alle venti in punto ha chiesto alla Segretaria Generale di fare la conta dei consiglieri in aula ed i presenti in quel momento sono risultati due per cui l’assemblea è stata sciolta. Una mossa a sorpresa, che ha scatenato le ire delle forze di opposizione, Pdl-lelisti, Mpa e Pd, che hanno esternato il loro disappunto nel corso di una conferenza stampa. Incatasciato(Mpa), Latino (Pdllealisti) e Gerratana(PD) hanno usato parole dure nei confronti della coalizione, giunta per loro oramai al capolinea. “ Quello che abbiamo rilevato –ha affermato Incatasciato- è che ci troviamo di fronte ad una maggioranza allo sbando. Per rendere valida la seduta occorrevano solamente otto consiglieri e la maggioranza ne conta dodici. Evidentemente c’è una maggioranza lacerata. Nulla da eccepire sul comportamento della Presidente e che ha fatto risaltare di più come ci troviamo di fronte ad una coalizione allo sbando senza idee e senza un programma per la città nonostante tutti i proclami di amministrazione produttiva e che non decolla per via dei numerosi problemi interni che si ritrova. Di contro però –ha precisato Incatasciato – ci ritroviamo una minoranza che ha le idee chiare che ha fatto proposte serie per la crescita della città”. Sulla stessa linea le dichiarazioni di Latino che ha ribadito come ci si trovi a che fare con una maggioranza incapace di governare la città. “ La seduta di ieri sera (giovedì) – ha affermato Latino – ha fatto capire come non ci sia più una maggioranza. Sarebbe il caso che il sindaco Savarino si renda conto di quanto sta accadendo attorno a lui e valuti il da farsi in quanto ogni limite è stato superato”. Poi ancora un plauso invece alla minoranza che si dimostra sempre più compatta e soprattutto fattiva e propositiva per città. Gerratana invece ha stigmatizzato il comportamento della Presidente. Un comportamento che seppure sotto l’aspetto tecnico non fa una piega, sicuramente si è trattato di gesto tampone, un mettere una pezza al tessuto lacerato della maggioranza. “Oggi denunciamo – ha detto Gerratana – l’indecenza di questa Amministrazione Comunale che lavora a vista senza alcuna prospettiva se non quella della difesa di interessi personali. Una amministrazione che non ha idea di come si amministra una città e che sta vivendo di rendita, sull’eredità delle amministrazioni precedenti”. Dalla maggioranza invece si ostenta il massimo ottimismo sostenendo che il mancato decollo del bilancio 2010 è dovuto ad una questione meramente tecnica e nulla più. “La maggioranza è solida e compatta –ribatte il Sindaco Savarino- per cui non vedo motivo di allarmismi. C’è in atto una discussione tecnica che non intacca per nulla la solidità della coalizione. Alla prossima seduta, quella del 22 giugno, saremo in grado di chiudere questa vicenda e proseguire quindi nel programma di rilancio della città rispettando tempi e modalità di intervento che ci siamo prefissati”. Intanto ma rtedì scorso Si è insediato il 16 giugno scorso il Commissario ad acta, nominato dalla Regione Siciliana per l’approvazione del conto consuntivo 2009. Si tratta del dott. Giovani Cocco il quale si è messo subito al lavoro inviando una nota alla Presidente Consigli Comunale con la quale invita a formalizzare la convocazione del Consiglio entro e non oltre il 30 giugno p.v. con seduta da tenersi, in prima adunanza, entro e non oltre il 5 luglio 2010. Con la stessa nota invita altresì i consiglieri comunali ad approvare il rendiconto della gestione per l’esercizio finanziario 2009 entro e non oltre dieci giorni dalla prima adunanza, quindi entro e non oltre il 15 luglio 2010. Decorso infruttuosamente il termine assegnato, tiene a precisare il commissario regionale sarà lui stesso in via sostitutiva ad approvare il consuntivo 2009.
Giuseppe Lorefice