L’affidamento dell’ex Mercato: da servizio per la collettività a business del gestore.
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale di Ispica, si è discusso e verificato sulla corretta gestione dei locali dell’ex Mercato, concesso in comodato d’uso gratuito per la realizzazione del progetto “Cultura, Arte e Sapori”.
L’amministrazione ha riferito di aver costantemente vigilato sul rispetto della convenzione vigente verificando che, sino ad oggi, non è stata riscontrata alcuna violazione delle norme contrattuali.
Alla richiesta di conoscere quali attività di controllo e verifica siano state compiute, l’amministrazione ha risposto di essersi basata esclusivamente sulla relazione trasmessa dal gestore all’ente.
A questo punto è sembrato doveroso al sottoscritto e ad altri consiglieri informare l’intero Consiglio e l’Amministrazione di alcune informazioni di cui siamo venuti a conoscenza e da cui si evince come la gestione del mercato sia tutt’altro che regolare.
Come mai il Comune si è fatto carico per un anno intero delle spese di energia elettrica che invece avrebbe dovuto sostenere il gestore? Come mai nessuno ha verificato che il gestore mantenesse fede all’obbligo di assumere almeno undici unità lavorative? Come mai non è mai stata realizzata la ludoteca e i locali sono stati invece adibiti a sala ristorante?
Non solo. La convenzione di gestione prevedeva che entro due anni dall’affidamento, il gestore provvedesse a fare installare un impianto di video sorveglianza per la sicurezza della struttura, delle aree espositive e soprattutto delle opere presenti dell’artista Salvo Monica. Ebbene, l’impianto non è mai stato realizzato e alcune opere sono state oggetto di atti vandalici!
Ed ancora, se il Comune ha autorizzato il concessionario esclusivamente alla creazione di una Srl unipersonale, come mai in tale società sono subentrati subito dopo ben quattro soci estranei che hanno acquisito il 99% delle quote societarie, residuando per l’originario concessionario solamente l’1%?
Già solo questi aspetti avrebbero dovuto provocare l’immediato intervento dell’amministrazione comunale, evidentemente troppo impegnata, invece, a portare la città al dissesto finanziario e ad intraprendere inutili e costose azioni legali, persino contro la Cassa Depositi e Prestiti.
Ma non è finita qui. Il progetto “Cultura, Arte e Sapori”, che sta alla base dell’affidamento al privato dell’Ex Mercato, prevede esclusivamente la “creazione di un’attività di ristoro e degustazione di specialità locali, vendita di prodotti artigianali, agricoli e manifatturieri del territorio comunale non solo a favore della collettività ispicese, ma anche per garantire un servizio ai turisti che si recano a visitare la nostra Città, creando, nel contempo, un info-point avente finalità informativa del nostro patrimonio”.Il gestore dell’ex Mercato, invece, ha stipulato un contratto di affitto per l’utilizzo dei locali e dell’attrezzatura con un soggetto terzo che in tal modo si è aggiudicato il servizio di refezione scolastica presso il comune di Pozzallo e il servizio di ristorazione per gli ospiti del Centro di Primo Soccorso ed Assistenza presso il porto di Pozzallo, utilizzando il mercato come centro di cottura e magazzino di stoccaggio. Il tutto per un importo di 2.950 euro che finiranno non nelle casse del Comune ma del gestore.
Non bisogna però dimenticare l’aspetto più importante della vicenda.
Sgombriamo il campo da qualunque dubbio: qui nessuno vuole ostacolare l’attività d’impresa. Tuttavia corre l’obbligo per l’amministrazione di verificare che il gestore, cui è stata affidata a titolo gratuito una struttura comunale, non solo mantenga fede a quegli impegni che gli hanno permesso di aggiudicarsi il progetto ma ancor di più che lo stesso gestore non tragga indebiti vantaggi a discapito della concorrenza.
Un’amministrazione sana, corretta e vigile dovrebbe sempre tutelare e garantire pari condizioni, piuttosto che avallare una potenziale concorrenza sleale.
Per questi motivi in Consiglio abbiamo presentato una mozione con cui si sollecita l’Amministrazione a riferire sul reale stato dell’attuale gestione del Mercato.
Si potrebbe inoltre pensare di rivedere l’utilizzo del Mercato, consentendo a più soggetti di realizzarvi diverse attività commerciali ed economiche a fronte di un modesto contributo economico che consentirebbe per un verso di agevolare l’imprenditoria in difficoltà, dall’altro di favorire il risanamento economico della città.
In questa vicenda il rispetto delle norme rappresenta l’unica garanzia per il buon uso dei beni pubblici concessi a titolo gratuito e rappresenta il primato dell’interesse pubblico su quello particolare.
Questa è stata e continuerà ad essere la strada maestra.
Come abbiamo sempre fatto, continueremo a vigilare e ad informare i cittadini.
Ispica, 07.04.2014
Il consigliere comunale
Paolo Monaca