“L’ufficiale giudiziario del tribunale di Siracusa ha notificato ai deputati regionali della Circoscrizione di Siracusa, l’atto di ottemperanza che i miei avvocati hanno presentato al Cga di Palermo per chiedere la nomina di un Commissario ad acta che indica le elezioni nelle sei sezioni di Pachino e tre di Rosolini”.
Lo ha comunicato l’ex deputato all’Ars dell’Mpa-Pds Pippo Gennuso dopo i ritardi da parte del presidente della Regione di indire la mini tornata elettorale, così come imposto dalla sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo il 5 febbraio scorso.
“Non è stato semplice per l’ufficiale giudiziario inseguire i parlamentari e non è stato possibile poterlo fare attraverso la posta – racconta Gennuso – Il motivo? Rimandavano indietro la notifica. Così sono stati rintracciati, seppur con tante difficoltà, e adesso sanno che è tutto tornato nelle mani dei giudici amministrativi”. Per Pippo Gennuso con questo atto di ottemperanza è stato praticamente annullato l’escamotage di allungare i tempi per il ritorno alle urne dopo che la Presidenza della Regione e quella dell’Ars, si erano rivolti all’ Avvocatura dello Stato. Tuttavia – prosegue l’ex deputato – i miei avvocati martedì presenteranno alla Procura della Repubblica di Palermo un esposto – denuncia per omissione di atti d’ufficio continuata, scaturiti dalla mancata applicazione della sentenza, che è inappellabile”.
Ma cosa succederà con questo atto di ottemperanza? Lo spiega lo stesso Gennuso. “ Finisce come la Regione Piemonte, dove l’organo di giustizia amministrativa ha indetto le elezioni, in quanto il governatore Cota, si ostinava a non firmare il decreto. Quello che è praticamente accaduto anche in Sicilia con il presidente Crocetta, che in questa circostanza ha dimenticato di essere quello che sempre dice, ovvero un paladino della legalità. Vorrei ricordare che in tutta questa vicenda di legalità c’è davvero poco. Basta pensare alle buste che contenevano gli incartamenti elettorali delle Regionali del 2012 sparite dall’archivio del Tribunale di Siracusa. Questa storia del materiale trafugato è diventato la barzelletta d’Italia. La conoscono oramai anche a Montecitorio e palazzo Madama. Da quando ho denunciato la sparizione al procuratore capo della Repubblica di Siracusa, dimostrando con documenti alla mano che non c’era stato alcun allagamento, sono passati quattro mesi. Ed ancora tutto tace. E’ stato scritto sui giornali che ci sono indagati, che sono stati controllati i filmati della videosorveglianza, che è stato presentato un esposto pure dai parlamentari regionali interessati alla vicenda, ma come è possibile che non si riesce a venire a capo di questa vicenda? Sta di fatto che in questa storia sono l’unico danneggiato e mi auguro che adesso il Cga metta la parola fine nominando il commissario. Dal giorno della notifica dell’ottemperanza passeranno due settimane, almeno che Crocetta ci ripensi mettendo la parola fine ad una storia che infanga il buon nome dell’Assemblea regionale Siciliana”.
Siracusa, 22 marzo 2014
f.to
Giuseppe Gennuso
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